Gabinetto Vieusseux Firenze mette online i suoi tesori rari
Gabinetto Vieusseux Firenze mette online i suoi tesori rariRoma, 27 giu. (askanews) – Una delle istituzioni culturali più prestigiose del paese, lo storico Gabinetto Vieusseux di Firenze, prova a scommettere sul digitale e la multimedialità per condividere il ricchissimo patrimonio e per scoprire le versioni multimediali di libri rari e di edizioni pregiate dell’Otto-Novecento, le più belle riviste illustrate dell’Ottocento, manoscritti letterari, carteggi autografi, dediche d’autore, le prime edizioni dei Promessi sposi e delle opere di Leopardi, storiche edizioni di Dickens e di Alice nel paese delle meraviglie, il copione della Dolce vita, libri xilografici giapponesi, poesie autografe di Montale, Ungaretti, Saba, Pasolini, Luzi e di altri grandi scrittori e poeti, le macchine da scrivere dei più grandi autori italiani del Novecento è tanto altro ancora.
Presto queste acquisizioni, che oggi erano visibili su un avveneristico Truck parcheggiato davanti allo storico Palazzo Strozzi, saranno rese disponibili sul nuovo sito web del Gabinetto Vieusseux, che sarà ottimizzato per i dispositivi mobili consentendo a chiunque, tramite un PC, uno schermo touch o un cellulare di zoomare, ruotare e visualizzare ciascuna opera. “L’obiettivo delle attività messe in campo è quello di tornare alle radici e all’identità iniziale del Gabinetto Vieusseux – spiega il presidente del Gabinetto Riccardo Nencini -. Radici pubbliche e di confronto tra culture ed esperienze scientifiche e letterarie decisamente diverse, quindi un luogo di confronto europeo con al centro Firenze. Una città all’epoca favorita dal Grand tour, come centro di collegamento tra Venezia e Roma, ma che ancora oggi conta 42 università americane con le quali lavoreremo per raccontare la Firenze e la Toscana di questo tempo. Un progetto che partirà il prossimo anno, mentre è già in corso il ciclo di incontri e letture pubbliche che si propone di allargare la possibilità di conoscenza del Vieusseux oltre il mondo accademico e degli studiosi che lo frequentano abitualmente”.