Giappone: attività nucleari Nordcorea minaccia grave e imminente
Giappone: attività nucleari Nordcorea minaccia grave e imminenteRoma, 10 mag. (askanews) – Le attività missilistiche e nucleari della Corea del Nord sono una minaccia “grave e imminente per la sicurezza del Giappone e per la pace della regione e della comunità internazionale”. L’ha affermato oggi l’incaricato d’affari ad interim del Giappone in Italia Tsukasa Hirota in un’audizione alla Commissione Esteri della Camera.
“Le attività nucleari nordcoreane sono ancora poco chiare e mancano di dettagli, perché il regime di Pyongyang è molto chiuso. Si ritiene che il suo programma di armi nucleari sia notevolmente avanzato, dato che ha già condotto sei test. In seguito al suo sesto test nucleare nel 2017, la Corea del Nord ha annunciato di aver condotto con successo un test di una bomba all’idrogeno da ionstallare su un missile strategico balistico”, ha detto Hirota. “Si ritiene che Pyongyang abbia già raggiunto la miniaturizzazione di testate nucleari da montare sui missili con cui effettuare attacchi”, ha continuato l’incaricato d’affari, segnalando che secondo l’Istituto per la pace di Stoccolma, la Corea del Nord dispone al massimo 20 testate nucleare e di materiale fissile – plutonio, uranio – per produrre 40-50 testate. L’obiettivo finale di Pyongyang, secondo il diplomatico, è “il mantenimento del regime, per il quale la costruzione di una capacità di deterrenza nucleare è essenziale per contrastare la minaccia Usa”. In questo contesto , la Corea del Nord “promuove lo sviluppo di armi nucleari e di missili balistici che sono i vettori di queste armi. Inolte è possibile che la sua strategia sia acquisire gli strumenti per sostenere qualsiasi conflitto armato utilizzando armi convenzionali o nucleari tattiche”.
La Corea del Nord – ha proseguito il diplomatico – “ha annunciato che non rinuncerà mai alle armi nucleari, ha mantenuto questa posizione di continuare l’attività di sviluppo nucleare e missilistico, anche con lanci di missili con una frequenza senza precedenti”. In questo senso “esiste anche la possibilità che la Corea del Nord s’impegni in ulteriori, futuri comportamenti provocatori, compresi nuovi test nucleari: questi comportamenti rappresentano un’ulteriore minaccia ancora più grave e imminente per la sicurezza del Giappone rispetto al passato e minano seriamente la pace e la sicurezza della regione e della comunità internazionale. Hirota ha inoltre posto la questione dei cittadini giapponesi rapiti negli anni ’70 e ’80 da agenti dei servizi della Nordcorea. La questione, ancora irrisolta, è trattata da Tokyo come un “grave problema umanitario” e l’approccio nipponico è affrontarlo assieme alla questione del programma nucleare in maniera non separabile. “La strategia del Giappone è affrontare questi temi nel loro complesso”, ha detto Hirota, segnalando che il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha ripetutamente detto di essere pronto ad affrontare la questione dei rapiti anche incontrando faccia-a-faccia il leader nordcoreano Kim Jong Un.