Giappone, retata contro i “leccatori di sushi”
Giappone, retata contro i “leccatori di sushi”Roma, 9 mar. (askanews) – La polizia giapponese ha arrestato tre persone nell’ambito dell’inchiesta che i media hanno soprannominato “terrorismo del sushi”. Tra i comportamenti che vengono loro addebitati, quello di aver toccato il sushi che passava sui rulli rotanti (kaitenzushi) con le dita appena leccate, aver bevuto direttamente dal contenitore della salsa di soia e altre azioni contrare all’igiene. Il tutto per poi postare su piattaforme online, tra le quali TikTok, dei video.
Gli arresti sono avvenuti a Nagoya – secondo quanto racconta oggi ll’agenzia di stampa France Presse – dopo che i video, divenuti virali, hanno costretto alcune catene di kaitenzushi a ripensare le loro attività.
Uno dei video diffusi online mostra uno degli arrestati che afferra un pezzo di sushi da un piatto mentre passa, si infila l’intero boccone in bocca e poi beve salsa di soia direttamente dal contenitore che poi rimette sul tavolo. Altri video simili, invece, mostrano clienti che toccano pezzi di sushi in movimento con un dito appena leccato e altri comportamenti del genere.
Gli arresti sono i primi in questa vicenda che sta provocando una certa impressione in Giappone e sta mettendo in grave difficoltà le catene di kaitenzushi.
Il reato che viene contestato è quello di “ostruzione agli affari”, che può portare fino a tre anni di prigione.
Alcune delle catene di kaitenzushi hanno dovuto prendere provvedimenti per evitare questo tipo di scherzi. Kura Sushi,che gestisce 500 ristoranti in tutto il paese e che aveva già videocamere installate per evitare che i clienti bluffassero sul numero di piattini raccolti, sulla base si fa il conto, ha deciso di installare nuovi sistemi di videosorveglianza in grado di rilevare comportamenti sospetti, come quello di rimettere il piattino sul rullo.
“Il kaitenzushi è qualcosa di cui siamo orgogliosi, è parte della cultura giapponese. Vogliamo essere sicuri che i clienti possano mangiare il nostro sushi prendendolo dal rullo in sicurezza”, ha detto in un comunicato la compagnia.
Sushiro, un’altra catena di kaitenzushi, è stata costretta lo scorso mese a limitare il numero di rulli urtilizzati per garantire un maggiore controllo.
Il primo kaitenzushi fu creato a Osaka nel 1958 da un certo Shiraishi Yoshiaki, proprietario di un affermato ristorante di sushi. Andato in visita all’interno della fabbrica di birra della Asahi, fu colpito dalle potenzialità del rullo che trasportava le bottiglie di birra nella catena di produzione automatizzata della fabbrica. Ma il successo dei kaitenzushi venne nei ruggenti anni ’80, quando gli indaffarati “sarariman” giapponesi trovavano comodo mangiare del buon sushi eliminando i tempi morti del servizio.