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Giorgetti: da Mps usciremo quando le condizioni di mercato saranno congrue

| Redazione StudioNews |

Giorgetti: da Mps usciremo quando le condizioni di mercato saranno congrueMarrakech, 13 ott. (askanews) – Il Tesoro uscirà dal Monte dei Paschi di Siena, del quale detiene una quota di controllo del 64% “quando il prezzo e le condizioni di mercato saranno congrue” anche se per tale dismissione “non c’è una sata da cui dipendiamo”. Lo ha detto il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti incontrando i giornalisti italiani a margine degli incontri annuali di Fmi e Banca Mondiale, in corso a Marrakech.

“Usciremo – ha affermato il ministro – quando è opportuno uscire, realizzando anche un obiettivo di sistemazione del sistema bancario italiano e quando il prezzo e le condizioni di mercato ci sembreranno congrue. Non c’è una data da cui dipendiamo, dipende semplicemente dalle opportunità del momento in cui farlo”. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti si mostra tranquillo dopo le ultime stime del Fondo Monetario Internazionale, che accreditano l’Italia di una crescita pari allo 0,7% nel 2023 e nel prossimo anno, inferiore alle previsioni del Governo. Vede rischi di aggiustamento? “In questo momento – risponde il ministro, a margine degli incontri del Fmi e Banca Mondiale in corso a Marrakech – ovviamente noi stiamo valutando. Come è sempre avvenuto e come sempre avviene le differenze di stima da fuori sono più prudenti e conservative rispetto a noi poi tendenzialmente e storicamente le nostre previsioni si rivelano più azzeccate”.

Restano ovviamente le incognite geopolitiche. “Il problema per tutti – sottolinea – è capire cosa succede nelle prossime settimane. Io non è che aggiorno le stime ogni giorno e ogni ora in base alle notizie che arrivano dal Medio Oriente. Il problema vero che tutti quanti ci siamo posti oggi, naturalmente con diversi punti di vista, perché alcuni Paesi hanno un punto di vista diverso rispetto ai Paesi occidentali, è di riuscire a contenere La crisi per non creare un altro elemento di infezione oltre a quello già assai rilevante della crisi per l’aggressione russa in Ucraina”.