Giutizia, la tecnologia al servizio di avvocati e clienti
Giutizia, la tecnologia al servizio di avvocati e clienti
Lombardo: Utilizziamo il web per proporre contenuti di valore giuridico informativo.
Roma, 28 feb. (askanews) – Avvocati 4.0 che utilizzano la tecnologia per condividere la propria competenza ed esperienza, dando un valido contributo alla crescita del livello di consapevolezza degli utenti. Nasce una nuova figura professionale che guarda al marketing e alla comunicazione per rompere le logiche di baronato senza però abbandonare l’autorevolezza e il prestigio che da sempre ha contraddistinto la categoria degli avvocati. “Abbiamo messo insieme -spiega l’avvocato Danilo Lombardo- una pool di legali, con significativa esperienza in vari settori del diritto civile, che, attraverso il web, fornisce all’utenza una corretta informazione sui più importanti temi di attualità, con particolare attenzione alle tematiche del diritto del lavoro. Si va dal giusto inquadramento di un dipendente, al fenomeno delle false partite Iva, dal licenziamento illegittimo al trattamento dei dati sensibili nell’e-commerce. Video puntuali che non risolvono i problemi delle persone ma sensibilizzano sul tema e consentono una crescita sociale importante”.
Pillole che, da ormai tre anni, sono punto di riferimento per chiunque avesse o, meglio, pensasse di avere una questione giuridica da risolvere: “Il nostro intento -continua l’avvocato Lombardo- è di far capire al pubblico se esistono o meno i presupposti per vantare un proprio diritto. Il che ha un duplice risultato: da un lato, permette a chiunque di confrontarsi e di verificare se effettivamente sussistano i presupposti per intentare un’azione legale e, dall’altro, impedisce fornendo gli elementi base, di affollare i Tribunali con cause che non hanno alcuna possibilità di successo. Ma non solo. Così facendo, inoltre, l’utente ha la possibilità, prima di conferire il mandato, di farsi da subito una idea di massima del professionista e di ristabilire quel rapporto fiduciario che nel tempo si è perso. E questo perché il cliente ha la possibilità di conoscerci attraverso il web. Una scelta che a quel punto diventa mirata e non più random. Del resto, parliamo chiaro, se ne gli anni la professione è entrata in crisi, in buona parte è dipeso anche da alcuni avvocati che non sono stati chiari nell’illustrare quali fossero i rischi e quali i compensi”.
La soluzione è nel pool di avvocati 4.0 che ama la tecnologia per comunicare con competenza e che guarda al modello americano: “Sono sempre rimasto affascinato dalla figura dell’avvocato proposta della Tv americana -afferma Lombardo. Bene, vogliamo proporla in stile italiano. La determinazione è quella, come la professionalità, l’eleganza e il glamour. Depurandola di quel pizzico iniziale di cinismo, è la risposta giusta a un mondo spesso arroccato su sé stesso. Il mondo cambia e offre opportunità. Bisogna saperle cogliere per offrire a chi riceve il servizio standard adeguati e al passo con i tempi. I legali di oggi non sono più quelli che ricevono nel proprio studio le doglianze delle persone. Non possono essere più solo quello perché sarebbero fuori dal mercato. Per dirla in altri termini, siamo anche noi artefici del nostro destino”.
Rinnovarsi e riqualificarsi. Ecco la mission dell’avvocato di nuova generazione: “Bisogna effettuare un vero e proprio cambio di paradigma -spiega l’avvocato Lombardo. É doveroso farlo ma anche, diciamo così, necessario. Sono convinto che chi non si adegua rischia di sparire dal mercato. Mi spiego meglio: nel 2022, abbiamo registrato, per la prima volta, un calo di iscrizioni all’Albo di categoria di meno 2.07, rispetto all’anno precedente. Si tratta di un trend da non sottovalutare, di un dato che nemmeno chi esercita deve prendere sotto gamba. Una prima scrematura la fa il mercato che giudica la competenza del professionista, ma la seconda scrematura -quella, usiamo questo termine, più giovane riguarda proprio la capacità di interpretare il proprio ruolo in chiave moderna. Se non si capisce questo aspetto fondamentale, sono sicuro che resterà soltanto il 20% degli studi attuali”.
Guardare alla tecnologia dunque per anticipare il futuro. “Con dei ma, però -conclude l’avvocato Lombardo. I nuovi mezzi di comunicazione vanno usati nella loro accezione migliore e usando la necessaria professionalità. Non credo sia utile abbandonarsi all’approssimazione. I video su Tiktok o, più in generale sui social, garantiscono forse qualche visualizzazione e una manciata di clienti ma volgarizzano il nostro mestiere. Non è quella la strada giusta. La vision del domani non deve mai perdere il senso vero di quello che facciamo ma deve puntare sulla preparazione e sulla competenza. Sono queste le nostre armi e dobbiamo affilarle nel modo corretto. Anche quando ci si affida ai nuovi strumenti che i tempi moderni ci garantiscono”.
Pillole che, da ormai tre anni, sono punto di riferimento per chiunque avesse o, meglio, pensasse di avere una questione giuridica da risolvere: “Il nostro intento -continua l’avvocato Lombardo- è di far capire al pubblico se esistono o meno i presupposti per vantare un proprio diritto. Il che ha un duplice risultato: da un lato, permette a chiunque di confrontarsi e di verificare se effettivamente sussistano i presupposti per intentare un’azione legale e, dall’altro, impedisce fornendo gli elementi base, di affollare i Tribunali con cause che non hanno alcuna possibilità di successo. Ma non solo. Così facendo, inoltre, l’utente ha la possibilità, prima di conferire il mandato, di farsi da subito una idea di massima del professionista e di ristabilire quel rapporto fiduciario che nel tempo si è perso. E questo perché il cliente ha la possibilità di conoscerci attraverso il web. Una scelta che a quel punto diventa mirata e non più random. Del resto, parliamo chiaro, se ne gli anni la professione è entrata in crisi, in buona parte è dipeso anche da alcuni avvocati che non sono stati chiari nell’illustrare quali fossero i rischi e quali i compensi”.
La soluzione è nel pool di avvocati 4.0 che ama la tecnologia per comunicare con competenza e che guarda al modello americano: “Sono sempre rimasto affascinato dalla figura dell’avvocato proposta della Tv americana -afferma Lombardo. Bene, vogliamo proporla in stile italiano. La determinazione è quella, come la professionalità, l’eleganza e il glamour. Depurandola di quel pizzico iniziale di cinismo, è la risposta giusta a un mondo spesso arroccato su sé stesso. Il mondo cambia e offre opportunità. Bisogna saperle cogliere per offrire a chi riceve il servizio standard adeguati e al passo con i tempi. I legali di oggi non sono più quelli che ricevono nel proprio studio le doglianze delle persone. Non possono essere più solo quello perché sarebbero fuori dal mercato. Per dirla in altri termini, siamo anche noi artefici del nostro destino”.
Rinnovarsi e riqualificarsi. Ecco la mission dell’avvocato di nuova generazione: “Bisogna effettuare un vero e proprio cambio di paradigma -spiega l’avvocato Lombardo. É doveroso farlo ma anche, diciamo così, necessario. Sono convinto che chi non si adegua rischia di sparire dal mercato. Mi spiego meglio: nel 2022, abbiamo registrato, per la prima volta, un calo di iscrizioni all’Albo di categoria di meno 2.07, rispetto all’anno precedente. Si tratta di un trend da non sottovalutare, di un dato che nemmeno chi esercita deve prendere sotto gamba. Una prima scrematura la fa il mercato che giudica la competenza del professionista, ma la seconda scrematura -quella, usiamo questo termine, più giovane riguarda proprio la capacità di interpretare il proprio ruolo in chiave moderna. Se non si capisce questo aspetto fondamentale, sono sicuro che resterà soltanto il 20% degli studi attuali”.
Guardare alla tecnologia dunque per anticipare il futuro. “Con dei ma, però -conclude l’avvocato Lombardo. I nuovi mezzi di comunicazione vanno usati nella loro accezione migliore e usando la necessaria professionalità. Non credo sia utile abbandonarsi all’approssimazione. I video su Tiktok o, più in generale sui social, garantiscono forse qualche visualizzazione e una manciata di clienti ma volgarizzano il nostro mestiere. Non è quella la strada giusta. La vision del domani non deve mai perdere il senso vero di quello che facciamo ma deve puntare sulla preparazione e sulla competenza. Sono queste le nostre armi e dobbiamo affilarle nel modo corretto. Anche quando ci si affida ai nuovi strumenti che i tempi moderni ci garantiscono”.