Gli Usa temono che le esplosioni dei device siano preludio all’attacco di Israele in Libano
Gli Usa temono che le esplosioni dei device siano preludio all’attacco di Israele in LibanoRoma, 19 set. (askanews) – Alti funzionari del Pentagono temono che le recenti esplosioni di massa di dispositivi di comunicazione in Libano siano il preludio ad un’offensiva di terra da parte di Israele. Lo riporta oggi il Wall Street Journal, spiegando che già prima di queste esplosioni, durante un incontro avvenuto lunedì, il capo del Pentagono Lloyd Austin aveva espresso “il timore che Israele potesse lanciare presto un’offensiva di terra, dopo mesi di attacchi reciproci, dall’aria e con razzi, con Hezbollah”.
“L’allarme negli Usa su una possibile invasione si è intensificato con gli sfrontati attacchi in Libano”, riferisce il quotidiano, citando un alto funzionario del dipartimento della Difesa americana. “Sono molto preoccupato per questa escalation incontrollata”. Le Forze di difesa israeliane hanno spostato un’unità d’élite, la 98a divisione aviotrasportata, dalla Striscia di Gaza al territorio settentrionale israeliano, vicino al confine con il Libano. Per ora, Israele non ha richiamato i riservisti, portando i funzionari statunitensi a ritenere che potrebbero comunque volerci settimane per prepararsi a un’invasione o, se decidesse di attaccare prima, optare per un’operazione su piccola scala.
Il movimento sciita libanese Hezbollah, i cui militanti rappresentano la maggior parte delle vittime delle esplosioni degli ultimi giorni, ha incolpato Tel Aviv per l’attacco e ha promesso di vendicarlo.