GLOC 2023, satelliti norvegesi a tutto campo per studiare clima
GLOC 2023, satelliti norvegesi a tutto campo per studiare climaMilano, 24 mag. (askanews) – Gli effetti del cambiamento climatico si avvertono in maniera importante nella regione artica, ed è noto che i poli sono aree strategiche per lo stato di salute della Terra. Al centro della conferenza internazionale su spazio e clima GLOC 2023 organizzata a Oslo dalla International Astronautical Federation c’è il tema di “Ghiaccio e fuoco” e l’Agenzia Spaziale norvegese, NOSA, da anni lavora sul monitoraggio dei ghiacchi e delle nevi polari sfruttando la tecnologia satellitare. “La presenza o meno della neve – hanno spiegato dalla NOSA – ha un importante impatto in molte aree, compresi i processi atmosferici e l’equilibrio energetico della superficie terrestre. Il Permafrost è fondamentale per il nostro clima e stiamo sviluppando insieme a diversi istituti norvegesi un sistema di monitoraggio del terreno basato sui dati dei satelliti Copernicus”.
I ghiacciai, come è altrettanto ovvio, sono un altro elemento chiave in questo momento di crisi climatica, in quanto sono i principali responsabili dell’innalzamento dei livelli dei mari. “Anche in questo ambito – hanno aggiunto dall’Agenzia norvegese – i satelliti Copernicus ci permettono di monitorare lo stato dei ghiacciai in Norvegia e alle isole Svalbard”. I sistemi satellitari, poi, sono impiegati dalla NOSA anche per il monitoraggio degli oceani, sia dal punto di vista dell’ambiente sia del traffico marittimo. Ultimo, ma non meno importante, aspetto della strategia norvegese per il cambiamento climatico è quello per la tutela delle foreste, che si manifesta con la Norway’s International Climate ad Forest Initiative (NICFI) e riguarda la difesa delle aree forestali in tutto il mondo. E anche in questo caso l’attività satellitare risulta decisiva.