Golf, il meeting annuale di PGA Italiana
Golf, il meeting annuale di PGA ItalianaRoma, 7 dic. (askanews) – Oltre cento i professionisti di PGA Italiana intervenuti al Meeting Annuale dell’Associazione nelle sale del Castello di Tolcinasco Golf Resort di Milano (foto @RickyPravettoni). Una giornata d’incontro e di scambio dove cogliere tanti spunti per ampliare e migliorare le proprie competenze professionali. E anche per fare il punto sull’anno che si chiude e su nuovi progetti. Ascanio Pacelli, presidente dallo scorso maggio, ha lanciato la stagione 2024 tra campionati e attività di promozione, ma ha voluto anche sottolineare il valore del brand PGA, impegnato a garantire la tradizione e i valori del golf e riconosciuto in tutto il mondo per credibilità ed esperienza nel settore, con i suoi professionisti coinvolti in ogni aspetto del gioco e del business. “Una figura chiave nella filiera del golf”, ha sottolineato. È nella formazione che gli associati trovano opportunità e motivazioni, sviluppando un’esperienza sempre più ricca da mettere al servizio dei propri clienti. Durante il Meeting condividono esperienze e conoscenze, confrontano metodologie e approfondiscono aspetti diversi dell’attività per insegnare sempre meglio a giocatori d’élite o principianti. Il golf si presta a molti punti di osservazione e tutti coinvolgono i professionisti. Tecnica, fitting, psicologia, cinetica e biomeccanica, così come dati, statistiche e nuove app; oltre ad alimentazione, preparazione fisica e gestione di un circolo. Così temi diversi hanno scandito la giornata. Ha fatto luce sul gioco corto e messo a disposizione le sue doti di coach (costruite in 25 anni di carriera e certificate dai risultati di allievi illustri) Matthew Tipper, gallese di Porthcawl. L’insegnamento lo ha portato in Malesia, Dubai e Portogallo, prima di entrare alla David Leadbetter Academy in Cina. Dal 2010 ha fatto base in Polonia dove, tra tanti giovani promettenti, ha iniziato a seguire Adrian Meronk, oggi numero 48 al mondo con cinque titoli in tasca; poi una scuola tutta sua dal 2014 e tre anni dopo l’incontro con l’americano James Sieckmann, guru di gioco corto che rappresenta come Tour Coach in Europa e Asia. Your Short Game Solution, ovvero chipping, putting, bunker shot svelati: ringraziano, tra gli altri, Justin Rose, Charlie Hoffman, Patrick Reed, Stewart Cink. E Francesco Laporta che oggi lavora con lui.