Grandine in Piemonte, perso 70-100% del raccolto
Grandine in Piemonte, perso 70-100% del raccoltoRoma, 10 lug. (askanews) – Una perdita che va dal 70 al 100% del raccolto e danni enormi alle auto, ai tetti e alle coperture di case e imprese. Anche se una stima esatta dei danni non è ancora possibile fornirla, è evidente la gravità delle conseguenze della violenta grandinata che si è abbattuta giovedì pomeriggio su alcune zone del Piemonte, in particolare l’Alta Langa cuneese e alcuni comuni delle province di Asti, Alessandria e Torino.
Per fronteggiare e fare il punto sulla situazione il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, insieme all’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa, ha convocato ieri una riunione in Comune a Cortemilia (CN), uno dei più colpiti dalla calamità. In connessione telefonica anche il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, che nelle scorse ore ha già ricevuto dal presidente Cirio una prima ricognizione delle aree interessate dai danni e ha garantito la massima vicinanza del Governo per sostenere famiglie e imprenditori. Il danno ha inciso su un territorio produttore di vini rinomati e della celebre nocciola Tonda gentile delle Langhe. “In questa fase – hanno spiegato il presidente Cirio e l’assessore Protopapa – è fondamentale certificare la stima dei danni e soprattutto, è importante ricordarlo a tutti, documentare dettagliatamente prima delle operazioni di ripristino”.
“Chiederemo l’accesso al fondo di solidarietà nazionale – ha annunciato – ma siamo già al lavoro per stanziare anche risorse regionali, in modo da non lasciare nessuno indietro”. Regione e Provincia di Cuneo nelle prossime ore si attiveranno anche per garantire la possibilità per i Comuni di procedere con lo smaltimento e il rimessaggio dei materiali e delle macerie dovute ai danni, individuando anche degli eventuali centri di raccolta.