Grappa del Trentino Igp: 2023 all’insegna delle peculiarità varietali
Grappa del Trentino Igp: 2023 all’insegna delle peculiarità varietaliMilano, 10 ott. (askanews) – E’ un’annata all’insegna delle peculiarità varietali, quella che si prospetta per la Grappa del Trentino Igp, da settembre in produzione con le bucce da uve a bacca bianca. Una annata vitivinicola con produzioni in lieve calo rispetto alla precedente, ma con la maggior parte delle uve con una buona maturazione e una giusta acidità e di conseguenza bucce fresche e ricche di profumi per la gioia dei distillatori. “Dalla Nosiola al Teroldego, passando per Muller o Moscato, potremo raccontare il nostro territorio attraverso le sue valli, ognuna rappresentata da un vitigno” ha spiegato il presidente dell’Istituto di Tutela Grappa del Trentino, Alessandro Marzadro, sottolineando che “il 2023 riserverà una piacevole sorpresa”.
“Dal punto di vista agronomico è stata un’annata particolare ma nonostante le paure vissute in luglio e agosto possiamo dire che al momento della raccolta le varietà autoctone utilizzate anche per la distillazione della nostra grappa si sono presentate con una buona qualità in generale” ha proseguito Marzadro, aggiungendo che “come sempre poi il grande lavoro di collaborazione tra viticoltori trentini e produttori di grappa ha ancora una volta permesso di avere delle ottime bucce da distillare in maniera rapida e sapiente come da tradizione dei distillatori Trentini e alla fine il risultato esalterà le singole varietà del nostro territorio”. Gli alambicchi trentini si sono accesi velocemente pochi giorni dopo l’inizio della vendemmia, così già a inizio settembre la distillazione era ben avviata e questo ha consentito di finire la distillazione per la grappa con il marchio del Tridente, quella “made in Trentino”, entro fine novembre, ovvero ben prima della scadenza prevista dal Disciplinare. Il “KM 0” previsto dall’Istituto infatti, assieme all’obbligo di utilizzare bucce d’uva trentine ed entro il 31 dicembre per le grappe a marchio Grappa del Trentino, resta un sinonimo di unicità e qualità della grappa prodotta in questa provincia d’Italia, unico caso nel mondo. Nel periodo tra settembre e novembre la maggior parte delle distillerie è aperta al pubblico e i visitatori possono contare sul racconto dei mastri distillatori.
L’Istituto di Tutela della Grappa del Trentino è stato fondato nel 1960 e oggi conta 25 soci che rappresentano la quasi totalità della produzione, che ogni anno si aggira intorno ai 7.500 ettanidri di grappa (il 10% del totale nazionale in bottiglie da 70 cl) equivalenti a circa 2,5 milioni di bottiglie, distillando 130mila quintali di vinaccia. Tre le tipologie principali di grappa prodotta ci sono quella da uve bianche e aromatiche (60% del totale) e il restante 40% uve a bacca rossa.