”Guida Oro I Vini di Veronelli 2024″: ecco i 30 ‘Grandi esordi’
”Guida Oro I Vini di Veronelli 2024″: ecco i 30 ‘Grandi esordi’Milano, 15 nov. (askanews) – In occasione della presentazione in anteprima nazionale della “Guida Oro I Vini di Veronelli 2024”, che si terrà il prossimo 20 novembre alle 14,30 al “Paganini Congressi” di Parma, il Seminario Permanente Luigi Veronelli, che cura e pubblica il volume, ha reso noto i trenta “Grandi esordi”, i vini d’eccellenza che entrano nella pubblicazione annuale per la prima volta o che rientrano per assoluto merito dopo una lunga assenza.
Si tratta delle etichette di aziende affermate o di realtà emergenti, che al primo assaggio e alla prima apparizione sulla guida hanno raccolto l’entusiasmo dei curatori, meritandosi una valutazione di almeno 94 centesimi. Il Piemonte, con sette etichette, è primo nella classifica dei “Grandi esordi”, grazie a “Barbaresco Riserva Bricco di Neive Etichetta Storica 2016” di Dante Rivetti, “Barolo Bussia 2019” di Giuseppe Rinaldi, “Barolo Lazzarito Vigna La Delizia 2019” di Fontanafredda, “Barolo Riserva Bricco Voghera 2013” di Azelia, “Barolo Villero 2019” di Poderi Luigi Einaudi, “Spumante Brut Quarantatre Edizione Speciale 2000” e “Trecento Vino Rosso 2015” di Franco Martinetti. Segue con cinque vini la Toscana, con “Chianti Classico Gran Selezione Romitorio di Santedame 2019” di Ruffino, “G. Punto Costa Toscana Rosso 2021” di Duemani, “Parva Domus Cabernet Sauvignon Toscana 2020” e “Vallepicciola Rosso Toscana 2020” di Vallepicciola, e “Vin Santo del Chianti Classico Occhio di Pernice 2009” di Poggio Bonelli. Terza regione per numero è l’Alto-Adige, grazie a “Alto Adige Lagrein Riserva Kunst.Stück 2020” di Kaltern, “Alto Adige Merlot Cabernet Riserva Tres 2015” di Kurtatsch, “Alto Adige Pinot Nero Riserva Vigna Das Langefeld 2019” di Pfitscher, e “Alto Adige Pinot Noir Riserva Aton 2018” di Elena Walch. Tocca poi alla Campania con tre etichette: “A Ren’ ‘e Lav Piedirosso Campania s.a” di Agnanum, “Fiano di Avellino Riserva Erminia 2004” di Di Meo, e “Greco di Tufo Pietra Rosa 2020” di Di Prisco. L’Umbria si posizione al quinto posto con due vini: “Amelia Vin Santo 10 anni 2011” di La Palazzola, e “Montefalco Sagrantino Il Bisbetico Domato 2019” di Tabarrini. Gli altri “Grandi esordi” sono quelli di “Diciassettemaggio Ruzzese Liguria di Levante Passito Bianco 2020″di Cà du Ferrà, “Franciacorta Riserva Brut Nature Mia 2007” di Bersi Serlini, “Amarone della Valpolicella Classico Riserva 50 Years 2006” di Le Ragose, “Friuli Colli Orientali Pignolo Riserva 2010” di La Viarte, “Romagna Sangiovese Superiore Marzeno Riserva Vigna Montale 2019” di Cà di Sopra, “Frontone Pecorino Terre Aquilane 2020” di Cataldi Madonna, “Aglianico del Vulture Riserva Ròinos 100 Anni 2012” di Eubea, “Etna Rosso Pignatuni Vecchie Vigne 2020” di Famiglia Statella, e “Mandrolisai Superiore Angraris 2019” di Fradiles.
In occasione della presentazione a Parma, le Cantine insignite dei premi “Sole” e “Migliori Assaggi”, riceveranno i riconoscimenti dalle mani dei curatori, Gigi Brozzoni, Marco Magnoli, Alessandra Piubello e Andrea Alpiche. Dalle 18 alle 21 è inoltre prevista una degustazione speciale aperta al pubblico dei capolavori enologici premiati: un’occasione preziosa per incontrare i vignaioli e per conoscere da vicino il mondo veronelliano. La guida, su cui sono recensiti 15.786 i vini di 1.944 produttori selezionati, sarà disponibile dal 21 novembre nelle librerie e sul sito del Seminario Veronelli, e l’acquisto del volume darà diritto a consultare in modo completo e gratuito l’app “I Vini di Veronelli 2024” sul proprio smartphone.