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I Paesi che parteciperanno al corridoio marittimo per gli aiuti a Gaza

| Redazione StudioNews |

I Paesi che parteciperanno al corridoio marittimo per gli aiuti a GazaRoma, 8 mar. (askanews) – “La situazione umanitaria a Gaza è disastrosa, con famiglie e bambini palestinesi innocenti alla ricerca disperata di beni di prima necessità. Ecco perché oggi la Commissione europea, la Germania, la Grecia, l’Italia, i Paesi Bassi, la Repubblica di Cipro, gli Emirati Arabi Uniti, il Regno Unito e gli Stati Uniti annunciano l’intenzione di aprire un corridoio marittimo per fornire risorse aggiuntive tanto necessarie di assistenza umanitaria via mare”. E’ quanto recita il comunicato congiunto diffuso dopo l’annuncio fatto da Cipro dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, secondo cui il corridoio marittimo potrebbe entrare in funzione già domenica prossima.



“La leadership di Cipro nella creazione dell’Iniziativa Amalthea – che delinea un meccanismo per spedire in modo sicuro gli aiuti da Cipro a Gaza via mare – è stata fondamentale per consentire questo sforzo congiunto per lanciare un corridoio marittimo – si sottolinea nella nota – insieme, le nostre nazioni intendono basarsi su questo modello per fornire ulteriori aiuti importanti via mare, lavorando con il Coordinatore senior per gli aiuti umanitari e la ricostruzione delle Nazioni Unite per Gaza, Sigrid Kaag, che ha il compito di facilitare, coordinare, monitorare e verificare il flusso di aiuti in Gaza ai sensi della risoluzione 2720 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Gli sforzi degli Emirati Arabi Uniti per mobilitare il sostegno all’iniziativa si tradurranno in una prima spedizione di cibo via mare alla popolazione di Gaza”. Quindi, prosegue la nota, “Cipro convocherà presto alti funzionari per discutere come accelerare questo canale marittimo a sostegno dei bisognosi, integrando le rotte terrestri e aeree, anche dall’Egitto e dalla Giordania”.


“Gli Stati Uniti hanno annunciato una missione di emergenza guidata dalle forze armate statunitensi per creare un molo temporaneo a Gaza, in coordinamento con i partner umanitari e altri paesi, per consentire la consegna di quantità importanti di assistenza via mare. Questi sforzi saranno strettamente coordinati con il governo israeliano”, si precisa nel comunicato. Nel comunicato si sottolinea che “questo corridoio marittimo può e deve essere parte di uno sforzo continuo per aumentare il flusso di aiuti umanitari e beni commerciali verso Gaza attraverso tutte le rotte possibili” e che i paesi coinvolti continueranno “a lavorare con Israele per espandere le consegne via terra, insistendo perchè faciliti più rotte e apra ulteriori valichi per portare più aiuti a più persone”.


“Affermiamo che la protezione delle vite civili è un elemento chiave del diritto internazionale umanitario che deve essere rispettato. E insieme dobbiamo tutti fare di più per garantire che gli aiuti arrivino alle persone che ne hanno disperatamente bisogno”, conclude la nota.