Iic Zurigo, VerTönt – Italo Calvino – lezioni americane
Iic Zurigo, VerTönt – Italo Calvino – lezioni americaneRoma, 28 nov. (askanews) – L’Istituto Italiano di Cultura di Zurigo ha presentato “VerTönt – Italo Calvino – lezioni americane”, opera musicale letteraria di Thomas Fortmann (musica) e Stefano Adami (libretto).
La compagnia Accademia Amiata è composta di: Beatrice Caterino (soprano), Jana Hildebrandt (flauto), Marina Zannerini (clarinetto), Ettore Candela (pianoforte), Claudio Cavalieri (violino), Michele Lanzini (violoncello). LEZIONI AMERICANE
Il progetto di produzione di un’Opera musicale ispirata alle Lezioni Americane di Italo Calvino nasce dall’incontro fra il lavoro del compositore Thomas Fortmann e di Stefano Adami, studioso della vita e dell’opera del grande scrittore italiano. I due collaboratori sono partiti dalla necessità che sia ormai opportuno celebrare il centenario di Calvino attraverso forme, modi e linguaggi espressivi che non siano sempre quelli tradizionali dei convegni, delle conferenze e delle giornate di studio, ma utilizzando invece linguaggi diversi per ricordare quello che è stato uno dei più grandi sperimentatori del ‘900 letterario mondiale.
È nata così l’idea di produrre una vera e propria Opera musicale che mettesse in musica i vari capitoli delle Lezioni Americane. È noto, infatti, che Calvino compose le Lezioni surichiesta dell’Università di Harvard nell’estate del 1985, come una sorta di guida letteraria, filosofica e culturale che l’umanità doveva portare con sé per entrare nel Terzo millennio. Tale guida era articolata, secondo Calvino, sui sei valori fondamentali che sarebbero stati necessari nell’età nuova. Valori che non riguardano solo la letteratura, ma nello stesso modo anche la musica. In effetti, la composizione è un tentativo di rintracciare i corrispondenti paralleli musicali dei parametri di ogni lezione. E i testi dei passaggi vocali sono costituiti dagli significativi esempi letterari che Calvino propone.
L’idea di un “concerto-letterario” nasce quindi dall’isolare dei passi fondamentali di ognuno dei sei capitoli, intorno ai quali comporre degli equivalenti musicali che vedono poi i testi recitati o cantati. Si tratta di un modo nuovo di leggere questo testo, che Calvino concepiva come una sorta di suo lascito definitivo, e che non riuscì a completare, a causa del malore che lo condusse alla morte alla metà di settembre del 1985. Questa Opera musicale sarà quindi certamente una delle forme più originali ed adeguate per celebrare Calvino.