Il 76% italiani segue almeno un influencer, audience come tv
Il 76% italiani segue almeno un influencer, audience come tvMilano, 5 ott. (askanews) – Un quinto degli italiani segue mediamente 11 o più influencer pro capite, parliamo di 7 milioni di persone. Sono 28 milioni (il 76% della popolazione tra 16 e 65 anni) invece gli italiani che seguono almeno un influencer, chi ne segue più di due sono 21 milioni. Questo vuol dire che milioni di persone possono essere raggiunte dai messaggi dei creator in modo molto diretto e immediato, una audience paragonabile a quella della tv. E’ quanto emerge dall’Osservatorio InSIdE (aka influencer, stories, identities and evolutions) dedicato all’Influencer marketing, progetto di di Pulse Advertising – agenzia internazionale di influencer marketing, Social Media Management e Paid advertising.
“In Italia questo bacino di utenti non è ancora considerato in modo adeguato dalle aziende che comunicano – afferma Paola Nannelli, Executive Director di Pulse Advertising e ideatrice dell’Osservatorio Inside – Social media e influencer marketing devono diventare centrali nel media mix dei brand”. I canali social sono oggi uno strumento di comunicazione vero e proprio e danno spazio a ogni tipo di messaggio. La potenza dei messaggi non premia solo i content creator che hanno centinaia di migliaia di follower, infatti la rete “social” ha accorciato le distanze e ha convinto tanti professionisti – prima semplici fruitori – a diventare content creator e, spesso, a vedersi trasformati in veri e propri influencer del settore di riferimento (dall’esperto di elettrodomestici, fisco, attività bancarie, immobiliare… solo per citarne alcuni). Se gestiti in modo efficace, i social network permettono anche a piccole realtà di intercettare direttamente un bacino molto ampio di utenti profilati, proprio quegli stessi utenti che sono di fatto potenziali clienti. Dal survey emerge una tendenza ancora valida: i social network seguiti cambiano a seconda dell’età: se la Gen Z ama Youtube, Instagram e Tiktok, i Millenials passano più tempo su Instagram, Telegram e Facebook, quest’ultimo rimane in assoluto, invece, il medium preferito dalla Gen X e dai Millenials in particolare. L’affezione a uno o più canali è influenzata anche dalla capacità di gestire funzioni e tool di terze parti per la creazione di contenuti e/o per l’interazione con altri utenti: i social più evoluti, come TikTok per esempio, mettono in difficoltà chi non è nativo digitale o digitalmente evoluto.