Il Centro Ricerche Brasimone dell’Enea apre le porte al pubblico
Il Centro Ricerche Brasimone dell’Enea apre le porte al pubblicoRoma, 1 ago. (askanews) – Il Centro Ricerche Brasimone dell’Enea aprirà le sue porte al pubblico giovedì 3 agosto alle 17.30 in occasione di “Lagolandia – Villeggiatura contemporanea”, un invito a esplorare in modo giocoso l’area dei laghi dell’Appennino bolognese della Val di Setta, nell’ambito di “Bologna Estate” 2023 organizzata dal Comune.
Gli ospiti – informa l’Enea – potranno visitare alcune parti del Centro, nato negli anni ’60 sull’Appennino Tosco-Emiliano, per insediarvi il reattore sperimentale PRO (Progetto Reattore Organico) per poi concentrare le attività di ricerca sulle tecnologie del nucleare di quarta generazione e sulla fusione nucleare a confinamento magnetico. I ricercatori e gli ingegneri dell’Enea Mariano Tarantino, Dario Diamanti e Daniele Martelli, saranno disponibili per far conoscere al meglio le attività del Centro e approfondire le tematiche legate all’energia a zero emissioni e ai cambiamenti climatici.
All’interno delle hall tecnologiche si potranno visitare gli impianti dove si lavora sulle attività strategiche utili alla costruzione di Iter, il reattore deuterio-trizio in cui il confinamento del plasma è ottenuto in un campo magnetico all’interno di una macchina denominata Tokamak e del suo dimostratore Demo. In particolare, saranno visitabili alcune grandi hall tecnologiche (Espresso e Rsa) e alcuni impianti dove vengono condotte le attività sperimentali per lo sviluppo ingegneristico e tecnologico del nucleare. Tra questi: TRIEX (TRItium EXtraction), che consente di svolgere ricerche sperimentali sull’efficienza di diversi sistemi di estrazione di idrogeno e/o deuterio dalla lega metallica fluente Pb-15.7Li in un ampio intervallo di condizioni operative; IELLLO (Integrated European Lead Lithium LOop), un impianto sperimentale a metallo liquido; HYDREX (HYDRogen Extraction), che utilizza l’elio come gas di processo e l’idrogeno per simulare il trizio; HE-FUS3 (HElium-cooled, electrically-heated experimental facility), un’apparecchiatura sperimentale per l’attività di qualifica, termomeccanica e termo-fluidodinamica in elio di sistemi e componenti del reattore a fusione ITER e DEMO e del reattore a fissione VHTR/GFR.
E ancora, LIFUS5 (Lithium-Lead/water interaction), altra apparecchiatura sperimentale per lo studio dei fenomeni connessi all’interazione metallo liquido/acqua e progettata per operare con diversi metalli liquidi pesanti, in un ampio range di condizioni operative; BID1 (Brasimone gas Injection Device 1) per gli studi sulla chimica del refrigerante piombo dei sistemi nucleari innovativi refrigerati a metallo liquido pesante; HELENA (HEavy Liquid metal Experimental loop for advanced Nuclear Applications), che permette di realizzare esperimenti nell’ambito della tecnologia dei metalli liquidi pesanti.