Il Giubileo, il periodo del perdono: una storia lunga quanto le Sacre Scritture
Il Giubileo, il periodo del perdono: una storia lunga quanto le Sacre ScrittureCittà del Vaticano, 24 dic. (askanews) – Un evento religioso che resta significativo nella tradizione cattolica, segnando un periodo di perdono dei peccati di riconciliazione con Dio e con gli uomini. Questo resta il Giubileo, noto anche come Anno Santo. La sua storia affonda le radici nell’Antico Testamento, dove il Giubileo veniva celebrato ogni cinquanta anni come un periodo di remissione dei debiti e di liberazione degli schiavi ma anche, anticipando le moderne sensibilità ambientali, di riposo e rispetto per la natura che, in questo anno così particolare doveva trovare anch’essa rispetto e non essere sfruttata anche in termini agricoli. Tutti elementi questi che fanno già capire come l’attuale pontificato di Papa Bergoglio, così attento a queste tematiche, abbia molto puntato sull’Anno Santo, incentrandolo, dopo quello Giubileo straordinario della misericordia del 13 marzo 2015, sul tema della “speranza” in tempi bui per l’umanità.
Il primo Giubileo cristiano fu istituito da Papa Bonifacio VIII nel 1300. Egli dichiarò che chiunque visitasse le basiliche di San Pietro e San Paolo a Roma avrebbe ricevuto un’indulgenza plenaria, un perdono totale delle pene temporali per i peccati. Questo evento attirò milioni di pellegrini a Roma, dando inizio a una tradizione secolare. Nel corso dei secoli, la frequenza dei Giubilei cambiò. Originariamente previsto ogni 100 anni, fu ridotto a 50, poi a 33 anni, in onore degli anni di vita di Cristo, e infine a 25 anni, come stabilito da Papa Paolo II nel 1470. Oltre ai Giubilei ordinari, ci sono stati anche Giubilei straordinari, proclamati per occasioni speciali o crisi particolari. Lungo questa lunga storia della cattolicità, uno dei Giubilei più celebri fu quello del 1500, proclamato da Papa Alessandro VI. Un evento che segnò una nuova era di splendore artistico e architettonico per Roma, con la partecipazione di artisti come Michelangelo e Raffaello, che contribuirono ad abbellire la Città Eterna con opere d’arte straordinarie. Giungendo ai Giubilei moderni, quelli del XX e XXI secolo, questi, malgrado gli stravolgimenti che hanno investito le società, hanno continuato a essere eventi di grande importanza e sotto lo sguardo dell’opinione pubblica mondiale. Il Giubileo del 2000, ad esempio, proclamato da Papa Giovanni Paolo II, fu particolarmente significativo, segnando l’inizio del terzo millennio, tra spinte “millenariste” attese e paure. Nel 2015, Papa Francesco ha indetto, come detto, un Giubileo Straordinario della Misericordia, sottolineando l’importanza della misericordia e del perdono nel suo magistero, conscio delle criticità dell’umanità intera ancora alla ricerca di un senso profondo della vita e dei rapporti sociali e spirituali tra popolazioni e singoli individui. Per la Chiesa cattolica e per la sua millenaria tradizione, il Giubileo rappresenta non solo un evento di pellegrinaggio e celebrazione, ma anche un profondo momento di rinnovamento spirituale. Insomma, un’opportunità per i fedeli di riflettere sulla propria vita, cercare il perdono e rinnovare il loro impegno verso la fede e la comunità. Le Porte Sante, aperte in occasione dell’Anno Santo, simboleggiano, infatti, il passaggio a una vita nuova, forti anche alla grazia divina che viene offerta a tutti.