Il mercato dei coupon raggiunge il valore di 350 milioni euro
Il mercato dei coupon raggiunge il valore di 350 milioni euroMilano, 5 giu. (askanews) – Il mercato del couponing in Italia ha chiuso il 2022 con 250 milioni di buoni sconto distribuiti su tutto il territorio nazionale, registrando una crescita del 10% rispetto al 2021. Il giro d’affari del settore ha così raggiunto 350 milioni di euro (+16% rispetto al 2021), con un valore medio per singolo buono che è stato di circa 1,40 (+7% rispetto al 2021). Un incremento che è proseguito anche nel primo trimestre del 2023, quando sono stati distribuiti circa 60 milioni di buoni (+15% rispetto al primo trimestre 2022), per un valore medio di 1,45 (+9% rispetto al Q1 2022) e un giro d’affari di 87 milioni di euro (+29% rispetto ai 67 milioni dello stesso periodo del 2021).
Questi i principali dati contenuti nello studio “Il mercato del couponing in Italia” redatto da Savi, marketing technology company leader nella gestione dei servizi legati all’utilizzo dei buoni sconto e all’analisi dei dati nel mercato della GDO e non solo. La ricerca è stata condotta sulla base dei dati generati da oltre 38.000 rivenditori che comprendono insegne della GDO, drugstore, specializzati e farmacie (sono esclusi i discount) e rappresentano la quasi totalità delle aziende del settore in Italia. Numericamente parlando, lo studio conferma quanto i coupon siano sempre più uno strumento fondamentale nella spesa degli italiani. Oltre il 40% delle famiglie è alla ricerca di sconti e offerte e quasi il 60% di esse valuta attentamente prezzi e quantità dei prodotti che intende acquistare con l’obiettivo di massimizzare il ritorno della propria spesa (Iri Fmcg Demand Signals, Ottobre 2022). Un trend già in corso da anni, ma che ha subìto un’accelerazione nel periodo della pandemia, quando la congiuntura economica e il successivo aumento dei prezzi hanno inesorabilmente modificato le abitudini di acquisto degli italiani, sempre più attenti e consapevoli.
Alla crescita nell’utilizzo dei buoni sconto è inoltre corrisposto un aumento del 25% dei coupon digitali, che oggi rappresentano il 10,5% del totale transato in cassa. Un dato rilevante che testimonia come sempre più consumatori si stiano avvicinando a strumenti alternativi e dematerializzati, nell’ambito di un processo di digitalizzazione che, tuttavia, è ancora alle prime fasi di adoption. “Il couponing è un settore in costante crescita ed evoluzione, perché permette di accedere a promozioni su un’ampia categoria di prodotti in maniera semplice e istantanea”, ha dichiarato Angelo Tosoni, Managing Director di Savi Italia.