Il saluto di Meloni ai militari italiani: sia un anno di orgoglio per la nostra nazione
Il saluto di Meloni ai militari italiani: sia un anno di orgoglio per la nostra nazioneRoma, 23 dic. (askanews) – “Voi non lavorate per me e io non lavoro per voi. Lavoriamo tutti per lo stesso unico straordinario puzzle che si chiama Italia. Siccome capiamo il sentimento e il valore che questo comporta cerchiamo ogni giorno di fare del nostro meglio”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in visita al Comando Operativo di Vertice Interforze, nel saluto in video conferenza con i contingenti italiani dislocati in vari teatri operativi nel mondo.
“Vi ribadisco il grazie a nome di ogni singolo italiano per quel che fate nel mondo. Auguro a voi, a noi, all’Italia intera un anno di orgoglio per la nostra nazione”, ha aggiunto. Meloni si è collegata con i contingenti in Iraq, Libano, Libia, Gibuti, Niger, Kuwait, Kosovo, Lettonia, Ungheria, Polonia, Bulgaria, Bosnia Herzegovina, Gerusalemme, Mar Baltico e con la Nave Vulcano in Egitto. In Italia erano collegati Napoli per l’operazione Strade sicure e la Difesa Aerea a Istrana.
“Non c’è stata nazione in cui mi son trovata in cui non mi sia stato fatto riferimento al lavoro che voi compiete, all’importanza, al ruolo, alla professionalità di quel lavoro. Se io posso difendere gli interessi italiani, se io posso rafforzare il protagonismo italiano è fondamentalmente grazie alla credibilità che costruite con i vostri sacrifici. Il lavoro che fate voi aiuta me a fare il mio lavoro, il lavoro che faccio io deve aiutare voi a fare meglio il vostro lavoro”, ha sottolineato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel saluto in video conferenza. “Voi fate dei sacrifici e correte dei rischi – ha aggiunto – per difendere la libertà e la sicurezza di persone che non conoscete in nazioni che non sono la vostra. Lo fate perchè sapete che è giusto e lo fate perchè sapete che il prestigio e la credibilità che costruite mattone dopo mattone torneranno come strumento essenziale in termini di capacità dell’Italia di difendere e rappresentare i suoi interessi nazionali. Non sono scelte che si fanno per interesse personale, per se stessi. Perché i sacrifici che portate avanti, le responsabilità e le difficoltà che vi caricate non hanno un compenso adeguato sono scelte che si fanno quando si ritiene che c’è qualcosa di più importante di quello che è importante per noi stessi. Si fanno perché ce lo chiede la coscienza”.