
Il Twiga è di Leonardo Maria Del Vecchio, nasce il gruppo Lmdv Hospitality
Il Twiga è di Leonardo Maria Del Vecchio, nasce il gruppo Lmdv HospitalityMilano, 24 feb. (askanews) – Il Twiga di Flavio Briatore da oggi è ufficialmente di Leonardo Maria Del Vecchio, erede dello scomparso fondatore di Luxottica. A pochi mesi dall’annuncio, Lmdv Hospitality group, la nuova capogruppo per il business dell’accoglienza nella holding di Del Vecchio junior, ha ufficializzato l’acquisizione del 100% dei lussuosi locali di Briatore, rafforzando la propria presenza nel settore della ristorazione e dell’hospitality.
Dalla fusione tra Triple Sea Food (che detiene i tre brand Casa Fiori Chiari, Trattoria del Ciumbia e Vesta) e Twiga (parte del gruppo Majestas di Flavio Briatore e Francesco Costa), ha spiegato la società, nasce il gruppo Lmdv Hospitality che gestirà l’intero business dell’ospitalità per Lmdv Capital avviando un piano di espansione.Il passaggio di mano nella gestione sarà connotato da “una completa trasformazione” dei locali Twiga, per realizzare la quale sono stati ingaggiati l’architetto Stefano Belingardi, per le location di Montecarlo e Porto Cervo, e lo studio Fanti Bozzetti Menegon per Forte dei Marmi. A Forte dei Marmi, l’attuale ristorante Vesta si trasferirà all’interno del Twiga, mentre il precedente spazio che lo ospitava diventerà il nuovo stabilimento balneare Casa Fiori Chiari. In Sardegna, l’ex Billionaire verrà convertito in un nuovo Twiga, all’interno del quale sorgeranno due ristoranti: Casa Fiori Chiari e Vesta. Anche Montecarlo e Baia Beniamin vedranno l’inserimento del brand Vesta come ristorante all’interno dei Twiga, consolidando la sinergia tra i marchi del gruppo. In questa strategia di rafforzamento e sinergia tra i brand rientra anche l’apertura a settembre di un nuovo Twiga a Milano, una mossa che espande la presenza del gruppo nel capoluogo lombardo.
Con l’acquisizione del Twiga il gruppo conta oltre 600 dipendenti e un fatturato aggregato di 50 milioni, che, con il piano di espansione, potrà arrivare a 60 milioni nell’arco di un anno.“L’acquisizione del gruppo Twiga rappresenta un passo fondamentale per la crescita di Lmdv Hospitality. Questo progetto non è solo un investimento, come il Twiga non è solo un brand, ma un impegno a valorizzare e ridefinire l’hospitality in Italia e all’estero” ha dichiarato Leonardo Maria Del Vecchio, presidente di Lmdv Capital e di Lmdv Hospitality
“Twiga è stata un’icona dell’intrattenimento di lusso e uno dei brand più prestigiosi del nostro gruppo. Oggi è arrivato il momento di affidarlo a una realtà capace di valorizzarne il futuro con una visione ambiziosa e strutturata – dichiara Flavio Briatore – Lmdv Hospitality ha il potenziale per portare Twiga a un nuovo livello, rispettandone il Dna e aprendo la strada a nuove opportunità di crescita. Auguro a Leonardo Maria e al team di Triple Sea Food un futuro ricco di meritati successi”.“Con questa acquisizione e l’apertura di Twiga Milano raggiungeremo il traguardo di 10 location già nel 2025 – ha spiegato Davide Ciancio Ceo di Triple Sea Food – puntando a superare i 50 milioni di euro di ricavi complessivi. Ma i numeri che contano davvero per noi sono quelli delle persone: con oltre 600 professionisti al lavoro, stiamo creando un gruppo italiano capace di competere su scala internazionale. Il futuro è già in cantiere, e il 2026 ci vedrà protagonisti con nuove aperture e nuove sfide”.
Marco Talarico, amministratore delegato di Lmdv Capital, è anche l’amministratore unico di Lmdv Hospitality. “Dopo aver costruito un’identità solida con Triple Sea Food, fondata su qualità e innovazione – ha commentato – ora acceleriamo il nostro percorso con l’integrazione di Twiga, icona del luxury entertainment. Questa operazione non è una semplice acquisizione, ma l’inizio di una nuova era: ristorazione, intrattenimento e lifestyle si fondono per creare destinazioni iconiche, in grado di dettare tendenze e attrarre un pubblico internazionale. Presto la Versilia vivrà una trasformazione epocale e nuove aperture rafforzeranno la nostra presenza su scala globale. Stiamo costruendo qualcosa di unico: un gruppo italiano che non si limita a crescere, ma che punta a essere un riferimento nel panorama internazionale dell’hospitality.”