Imola VDR: virtual data room Made in Italy per analisi dei crediti
Imola VDR: virtual data room Made in Italy per analisi dei creditiRoma, 13 dic. (askanews) – Far emergere il doppio del valore dei crediti che fino a oggi sfuggono alle reali valutazioni. Questo l’obiettivo di Imola VDR, un’innovativa piattaforma italiana che analizza, nella sua totalità, i portafogli Performing, Utp-Npl e Single Name, permettendo di rendere più saldo il sistema creditizio. Un vanto italiano che a fine novembre verrà presentato a Madrid all’interno dell’evento Npl Iberia e che sarà poi oggetto di un tour europeo. Si tratta di crediti che vengono amministrati da fondi che li acquistano al 10% del loro valore nominale. Una collezione di decine di migliaia di posizioni creditizie che difficilmente possono essere valutate: “Si tratta, sommandoli, di 340 miliardi di euro -spiega Graziano Meloni, presidente e amministratore delegato di Manteia-Memar, società fintech specializzata in tecnologia avanzata e servizi per banche e asset manager. Crediti il cui reale valore però non è facilmente verificabile. Quando vengono acquistati, infatti, soltanto una piccola percentuale viene realmente analizzata e questo a causa dell’enorme mole di documentazione da consultare. Il che ovviamente offre un’efficacia parziale e spesso incompleta con ricadute economiche di non poco conto”.
La soluzione, però, esiste ed è frutto della capacità italiana di fare innovazione con l’utilizzo delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale. “Una virtual data room di nuova generazione -afferma Meloni- sta rivoluzionando il settore ed è già in uso da grandi player finanziari come investitori, compagnie di asset management, real estate e studi di avvocati. La piattaforma, infatti, aiuta a estrarre e ordinare le informazioni estese e complesse, così da renderne più dettagliata l’analisi anche dei crediti che non vengono approfonditi nel modo corretto. L’intero incartamento diventa insomma accessibile e governabile tramite il supporto di dashboard, alert e altri strumenti di gestione, compresi quelli per effettuare la bonifica documentale e informativa. Imola VDR è progettata per gestire, supportare, performare i processi di Due Diligence di crediti multi-originator e multi-asset class. Oltre a essere estremamente intuitiva e personalizzabile integra la gestione automatizzata dei processi del credito con modelli di Intelligenza Artificiale rendendola la soluzione di Virtual Data Room (VDR) più avanzata in assoluto, appositamente creata per coadiuvare qualsiasi operatore del credito a valorizzare il patrimonio informativo, definire la miglior strategia di collection, supportare i gruppi operativi, massimizzare il valore dell’investimento e dotarsi di un Booster per la credit intelligence. Insomma un supporto essenziale che di fatto movimenta il settore e lo rende decisamente più efficace e performante. Un vanto italiano che, a fine novembre, presenteremo a Madrid e che sarà poi oggetto di un tour europeo”. Si dà così vita a una gestione del credito esperto, crediti cioè che sono finalmente oggetto di una profonda analisi e che, come tali, danno vita a diverse tipologie di intervento. Sia rispetto a crediti complessi, sia in via preventiva nel decidere se finanziare o meno una persona fisica o giuridica. Un win-win che coinvolge tutte le parti in causa: l’istituto di credito, il fondo che acquista il portafoglio e i singoli clienti. “Con una maggiore conoscenza delle informazioni a disposizione -dice Meloni- è possibile far emergere il valore potenziale nascosto o latente, senza aumentare i costi di gestione. Ed è possibile soprattutto porre le basi per un mondo in cui la finanza possa essere strumento di valorizzazione delle storie dei singoli e complessivamente di miglioramento economico e produttivo delle nostre comunità”. La funzione del credito esperto dunque finisce con l’incidere nell’economia reale e ovviamente nella produzione di Pil.
“Avere credito -conclude Meloni- è fondamentale per privati, aziende e istituzioni. Rende possibile la realizzazione di progetti e quindi il miglioramento delle proprie attività e, più in generale, della qualità della vita. Ma questo potrà accadere solo dopo avere eliminato i tratti patologici che, non solo nel nostro Paese, ancora persistono e che ne compromettono la sua natura originaria. La strada è appunto quella del credito esperto, grazie al quale si ragiona su come aiutare chi è in difficoltà e capire se è ancora meritorio di fiducia ma si valuta anche, non affidandosi più solo agli algoritmi di un computer, se è opportuno o meno sposare i progetti di privati o di aziende. Un effetto domino che ha come obiettivo quello di far crescere il sistema Italia nel suo complesso”.