Import cereali stabile in quantità e cresce in valore in I trim.
Import cereali stabile in quantità e cresce in valore in I trim.Roma, 15 giu. (askanews) – Import stabile in quantità e in crescita in valore e export in diminuizione in quantità e in aumento in valore per il settore cerealicolo in Italia nei primi tre mesi del 2023. Secondo le analisi di Anacer sulla base dei dati provvisori Istat, nel primo trimestre dell’anno le importazioni in Italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche sono risultate stabili nelle quantità con 5,5 milioni di tonnellate ed in aumento nei valori di 346,8 milioni di euro (+15,6%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Risultano aumentare le importazioni complessive dei cereali in granella di 200.000 t (+5,6%), pari ad un controvalore di +241,7 milioni di euro (+21,6%): a fronte della riduzione delle quantità importate di grano tenero (-142.000 t), orzo (-31.500 t) ed in misura minore di mais (-3.000 t), avena (-2.800 t) ed altri cereali (-4.000 t), si registra l’incremento degli arrivi di grano duro (+384.000 t). L’import di riso, considerato nel complesso tra risone, riso semigreggio e riso lavorato, aumenta di 13.100 t (+18,5%). Per quanto riguarda le oleaginose e relative farine, si riscontra un calo delle quantità importate di semi e frutti oleosi di 82.000 t (-11%), pari a -21,2 milioni di euro (-4,7%) e delle farine proteiche vegetali di 35.000 t (-5,5%), per un controvalore di +36,1 milioni di euro (+15%)
Sul fronte delle esportazioni dall’Italia, nel primo trimestre 2023 si riducono nelle quantità di 216.000 tonnellate (-15,8%) e aumentano nei valori di 130,6 milioni di euro (+9,2%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si riducono le quantità esportate di cereali in granella (-162.000 t, dovuto soprattutto al grano duro), dei prodotti trasformati (-41.800 t) e delle paste alimentari (-12.800 t, in particolare verso i Paesi comunitari). Risultano invece in aumento le vendite all’estero della semola di grano duro (+21,4%%) e dei mangimi a base di cereali (+10,2%). Riguardo al riso, le esportazioni diminuiscono di 14.800 tonnellate (-7,4% considerato nel complesso tra risone, semigreggio e lavorato). Stabile l’export di farina di grano tenero.