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In Corea del Sud buone prospettive per prodotti italiani bio

In Corea del Sud buone prospettive per prodotti italiani bioRoma, 19 giu. (askanews) – Cresce in Corea del Sud l’interesse per i prodotti biologici. Un mercato cui guardare con grande attenzione viste le buone prospettive che riguardano le referenze Bio di origine italiana, con il 41% dei consumatori che si dichiara intenzionato ad aumentarne il consumo nei prossimi 2-3 anni. Inoltre, il 68% degli intervistati si dichiara soddisfatto della qualità dei prodotti made in Italy e un ulteriore 53% valuta positivamente la presenza e la varietà dei nostri prodotti presso la ristorazione locale.



E’ quanto emerge dall’indagine sui consumatori della Corea del Sud che verrà presentata oggi in occasione del forum ITA.BIO, la piattaforma online di dati e informazioni per l’internazionalizzazione del biologico Made in Italy curata da Nomisma e promossa da ICE Agenzia e FederBio. In Corea del Sud il settore Bio è in crescita: tra 2022 e 2017 le superfici coltivate a biologico sono aumentate del +91% per rispondere alle esigenze di un mercato vivace, che nel retail ha fatto registrare vendite nell’ordine dei 485 mln di euro. Con una spesa pro-capite pari a 9,3 euro a persona il biologico interessa soprattutto un target specifico di popolazione: famiglie con bambini, giovani under 27, persone con redditi e titoli di studio alti e uno stile di vita sostenibile.


Dall’indagine di Nomisma emerge come 1 coreano su 3 abbia consumato almeno un prodotto italiano nell’ultimo anno; il 22% ha invece acquistato almeno un prodotto italiano a marchio Bio con una preferenza che è ricaduta su formaggi, olio EVO, conserve e passate.