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In Corea del Sud iniziata battaglia legale dopo arresto di Yoon

In Corea del Sud iniziata battaglia legale dopo arresto di YoonRoma, 16 gen. (askanews) – La crisi istituzionale sudcoreana si è avviluppata ulteriormente oggi, all’indomani dell’arresto del presidente sospeso Yoon Suk-yeol, mentre la battaglia legale sulla conferma del fermo del leader e sull’impeachment si svolgono a colpi di cavilli giuridici.



Yoon Suk-yeol, arrestato in relazione alla dichiarazione della legge marziale, proclamata il 3 dicembre e revocata nella stessa notte dopo sei ore, ha rifiutato di presentarsi all’interrogatorio previsto per oggi, dopo che ieri è stato sotto torchio per 10 ore e mezzo. L’Ufficio per l’investigazione dei crimini dei pubblici ufficiali di alto livello (CIO), parte della task force congiunta, aveva previsto di interrogare nuovamente Yoon. Ma i dopo un primo interrogatorio avvenuto il 15 gennaio. Tuttavia, i legali di Yoon hanno dichiarato: “Abbiamo già spiegato chiaramente la nostra posizione ieri, quindi non ci saranno ulteriori interrogatori”. Inoltre hanno affermato che le condizioni di salute del presidente sospeso sarebbero precarie, circostanza questa negata dal CIO.


Il CIO non ha manifestato l’intenzione di forzare il presidente Yoon, detenuto in carcere, a presentarsi in sala interrogatori. Intanto, il team legale di Yoon ha presentato ricorso al tribunale al tribunale per stabilire se l’arresto fosse stato appropriato. Il tribunale ha accettato la richiesta e ha tenuto un’udienza il 16 gennaio alle 17:00, ascoltando le argomentazioni degli avvocati.


Davanti alla sede del tribunale, gli avvocati di Yoon hanno ribadito davanti ai media e a diversi sostenitori che si sono lì raggruppati che “l’arresto è ingiusto”. Parallelamente, oggi si è tenuta anche la seconda udienza del processo d’impeachment presso la Corte Costituzionale. La prima udienza, il 14 gennaio, si era conclusa in soli quattro minuti a causa dell’assenza di Yoon. L’udienza odierna ha segnato delle discussioni di merito.


All’udienza hanno partecipato gli avvocati che rappresentano l’Assemblea nazionale, che chiede l’impeachment, e quelli di Yoon. Il parlamento ha sostenuto che “Yoon ha dichiarato che la legge marziale poteva essere proclamata per mantenere la stabilità e l’ordine pubblico, ma non c’era alcun disordine. La legge marziale straordinaria poteva essere revocata solo dal parlamento, ma Yoon ha tentato di chiudere il parlamento con la forza, il che costituisce un’insurrezione”. Hanno quindi richiesto la rimozione di Yoon dall’incarico. La difesa di Yoon ha ribattuto che la dichiarazione di legge marziale era giustificata da una presunta “emergenza nazionale” causata da “brogli elettorali”, sostenendo che era necessaria per prevenire una divisione del paese. Hanno definito la legge marziale dichiarata dal presidente come “pacifica”. Le udienze si terranno due volte a settimana, con la prossima prevista per il 21 gennaio.