
In Puglia branchi cinghiali nei canali, serve piano contenimento
In Puglia branchi cinghiali nei canali, serve piano contenimentoRoma, 11 mar. (askanews) – Branchi di cinghiali nei canali in Puglia in cerca di refrigerio e per abbeverarsi: Coldiretti Puglia chiede di applicare subito il piano straordinario di gestione e contenimento della fauna selvatica vista la massiccia presenza di cinghiali che si registra in provincia di Taranto.
Il piano, approvato dalla Giunta regionale della Puglia e fortemente voluto da Coldiretti che ha fatto pressing anche con una manifestazione sotto il palazzo della Regione, è l’unico modo per riportare in equilibrio una “situazione diventata insostenibile in città e nelle campagne con danni economici incalcolabili alle produzioni agricole ma – sottolinea Coldiretti – viene compromesso anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale”. Il Piano straordinario, che riguarda tutta la fauna selvatica, con particolare attenzione proprio ai cinghiali, accompagna il PRIU, di cui la Regione Puglia si è dotata già dal 2022, adeguandolo alle norme nazionali, in un lavoro congiunto tra l’assessorato regionale all’Agricoltura e all’Ambiente, con il sistema dei parchi regionali e nazionali e delle Reti Natura 2000, i rappresentanti degli agricoltori.
In Puglia sono enormi i danni causati dalla fauna selvatica, con i cinghiali che distruggono le coltivazioni e attaccano gli uomini e gli animali allevati, come anche i lupi e i cani inselvatichiti, gli storni azzerano la produzione di olive e distruggono le piazzole, le lepri divorano letteralmente interi campi di ortaggi, i cormorani mangiano i pesci negli impianti di acquacoltura, i pappagalli verdi si cibano di frutta e mandorle e il killer dei mari, il granchio blu che stermina vongole veraci, cozze, uova, altri pesci e molluschi. Con un danno complessivo stimato pari ad oltre 30 milioni di euro.