In sala “Upon Entry”, l’arrivo choc di venezuelani emigrati negli Usa
In sala “Upon Entry”, l’arrivo choc di venezuelani emigrati negli UsaRoma, 14 gen. (askanews) – Dopo essere stato presentato in anteprima alla 16esima edizione del Festival del cinema spagnolo e latinoamericano, uscirà al cinema il primo febbraio distribuito da EXIT Media, “Upon Entry – L’arrivo”, la pluripremiata opera prima della coppia hispano-venezuelana Alejandro Rojas e Juan Sebastián Vásquez.
Basato sulle esperienze biografiche dei registi come venezuelani emigrati, il film racconta la storia di una coppia composta da Elena (interpretata dall’attrice spagnola Bruna Cusí, vincitrice del Premio Goya 2018 come Miglior attrice rivelazione per Estate 1993 di Carla Simón) e Diego (interpretato dall’attore argentino Alberto Ammann, divenuto celebre per il film di culto Cella 211 di Daniel Monzón, con cui si è aggiudicato il premio come Miglior attore rivelazione ai Premi Goya 2010, e per aver interpretato Pacho Herrera nella serie Netflix Narcos). Lei è catalana, lui venezuelano. Dopo aver convissuto a Barcellona decidono di trasferirsi negli Stati Uniti con il sogno di una nuova vita. Ma già nell’area immigrazione dell’aeroporto di New York affiorano i primi problemi con le autorità.
La giovane coppia, infatti, viene sottoposta ad un estenuante interrogatorio da parte degli agenti di frontiera, interpretati da Ben Temple (Nessuno vuole la notte, Isabel Coixet, 2015; I Want To Be A Soldier, Christian Molina, 2010) e da Laura Gómez (Orange Is The New Black, Netflix), che cercano di scoprire se la coppia ha qualcosa da nascondere, mettendo così a repentaglio il loro sogno. “Upon Entry – L’arrivo” è un thriller psicologico avvincente e carico di suspence che denuncia l’abuso di potere e l’insensatezza di una certa burocrazia. Attraverso un incedere narrativo serrato dettato da un montaggio virtuoso, il film restituisce tutta la vulnerabilità e il senso di impotenza che si prova di fronte a certe situazioni.
Un esordio audace che diviene metafora sociale di un sistema ingiusto che si sta espandendo sempre di più in tutto il mondo.