In “Top 100” Wine Spectator 24 vini italiani, Chianti Classico super
In “Top 100” Wine Spectator 24 vini italiani, Chianti Classico superMilano, 14 nov. (askanews) – Sono 24 i vini italiani che compaiono nella “Top 100” 2023 della nota rivista specializzata statunitense “Wine Spectator”. Un numero in crescita rispetto allo scorso anno, quando i nostri vini erano stati venti. A dominare, con sette etichette, è il Chianti Classico, seguito dal Piemonte.
Oltre ai già annunciati “Brunello di Montalcino 2018” al primo posto, il “Taurasi Radici Riserva 2016” di Mastroberardino al quinto e il “Chianti Classico Marchese Antinori Riserva 2020” al settimo, troviamo “Castello di Bossi Chianti Classico Gran Selezione 2019” (11esimo), “Fattoria di Fèlsina Chianti Classico Berardenga Riserva 2020” (22esimo), “Tenuta di Arceno Chianti Classico Riserva 2020” (24esimo) e “G.D. Vajra Barolo Bricco delle Viole 2019” (26esimo). A seguire “Dei Vino Nobile di Montepulciano 2019” (34esimo), “Pico Maccario Barbera d’Asti Lavignone 2021” (36esimo), “Giuseppe Cortese Barbaresco 2019” (39esimo), “Castello di Querceto Chianti Classico 2020” (42esimo), “Poggerino Chianti Classico 2021″ (45esimo) e Ratti Barbera d’Asti Battaglione 2021” (47esimo).
Alla 51esima posizione compare l’unica bollicina in classifica, il “Mionetto Brut Valdobbiadene Prosecco Superiore”, seguito al 54esima da “Michele Chiarlo Nizza Cipressi 2019”, alla 59esima da “Cecchi Chianti Classico Storia di Famiglia 2021”, alla 63esima da “Nino Negri Valtellina Superiore Inferno Ca’ Guicciardi 2019” e al 67esimo da “Bisci Verdicchio di Matelica 2021”. Gli ultimi vini italiani in classifica sono “Abbazia di Novacella Kerner Alto Adige Valle Isarco 2022” (70esimo), “Poggio San Polo Rosso di Montalcino 2020” (72esimo), “Catabbo Tintilia del Molise Colle Cervino 2019” (75esimo), “Paolo Scavino Barolo 2019” (78esimo), “Isole & Olena Toscana Cepparello 2020” (80esimo) e “Morgante Nero d’Avola Sicilia 2020” (83esimo).
Dal 1988, ogni anno, i redattori di Wine Spectator esaminano i vini recensiti negli ultimi 12 mesi e realizzano la “Top 100”, dove quest’anno metà delle aziende presenti non erano mai comparse in classifica.