Insurtech Embedded insurance: l’84% della Gen Z la vuole
Insurtech Embedded insurance: l’84% della Gen Z la vuoleRoma, 4 feb. (askanews) – Democratizzare e digitalizzare il mondo delle assicurazioni. Questo l’obiettivo di ilmiobrokerassicurativo.it, la startup dei due under30 Sebastiano Andreis e Simone Alberto, tra le prime in Italia a portare l’embedded insurance, cioè l’offerta di servizi assicurativi abbinati a prodotti o servizi non assicurativi, che ha appena chiuso un aucap da 470mila euro.
L’embedded insurance. Secondo una ricerca di Boston Consulting Group, l’84% della Gen Z e il 75% dei Millennial a livello globale hanno dichiarato che acquisterebbero un prodotto embedded insurance, contro il 59% della Gen X e il 46% dei Baby Boomer. Alle nuove generazioni, quelle “point and click”, l’embedded insurance, dunque, piace. Eppure, il mercato delle assicurazioni negli anni è rimasto legato a sistemi informatici tradizionali: secondo una ricerca di McKinsey del 2022, l’81% degli assicuratori aveva meno del 25% dei propri sistemi su cloud pubblico, fondamentale per l’embedded insurance. Un elemento che rappresenta un problema da un lato, ma anche un’opportunità per tutto il mondo dell’insurtech, in forte espansione: il valore dell’insurtech passerà dai 40 miliardi del 2023 ai 200 miliardi nel 2030. Del resto, il 2024 ha segnato un punto di svolta per gli investimenti in innovazione tecnologica del comparto assicurativo che lo scorso novembre hanno raggiunto i 700 milioni di euro (fonte Italian Insurtech Summit 2024). Di questi, il 73% ha riguardato le compagnie assicurative, il 12% le banche e il 5% il mondo dei broker. Cosa fa ilmiobrokerassicurativo.it. E proprio nel segno dell’innovazione nasce ilmiobrokerassicurativo.it. La startup ha un modello di business B2B2C, per cui i principali clienti sono aziende, siche o digitali, che vogliono abbinare le assicurazioni ai propri prodotti, dando così un ulteriore servizio ai propri clienti. Ilmiobrokerassicurativo, cioè, permette a qualsiasi tipo di azienda di integrare facilmente polizze assicurative nella vendita di prodotti e servizi. Una novità in questo campo: se no a oggi, infatti, l’assicurazione è stata legata all’acquisto di un particolare bene o servizio – per esempio un viaggio o un volo – con ilmiobrokerassicurativo qualsiasi azienda può beneciare di questo plus. “Ad esempio – spiega Sebastiano Andreis, co-founder e attuale Ceo – un ecommerce che commercializza biciclette può proporre un’assicurazione per tutelare il prodotto da rottura o furto acquistabile direttamente nel carrello online. Il nostro obiettivo è la democratizzazione dei beni, cioè rendere i servizi assicurativi accessibili a più persone e con canali differenti rispetto a quelli tradizionali”. Un vantaggio supportato dai numeri visto che, secondo Chubb, il 65% dei consumatori considera il prodotto assicurativo integrato un valore aggiunto, infatti i clienti si sentono più propensi ad acquistare (e spendere di più) quando il prodotto è abbinato a un’assicurazione.
Ilmiobrokerassicurativo: rivoluzione digitale. Ma la vera rivoluzione dell’azienda sta nella sua digitalizzazione. Ilmiobrokerassicurativo ha integrato n dal principio una tecnologia che consente agli utenti di aggiungere un’assicurazione direttamente durante l’acquisto di un prodotto su un marketplace online o attraverso un QR code nei negozi sici. In entrambi i casi, grazie alla tecnologia sviluppata, la startup consente a piccole e medie imprese, sia siche che digitali, di integrare facilmente prodotti assicurativi nei loro processi di vendita. Una soluzione scalabile, veloce da implementare e pensata per aumentare le conversioni e la ducia dei clienti verso il brand. “Il nostro obiettivo è democratizzare l’assicurazione, rendendola accessibile, semplice e trasparente. Volendo fare un paragone, ilmiobrokerassicurativo vuole essere ciò che è stato AirBnb per il mondo dell’hospitality: una piattaforma accessibile e disponibile a chiunque abbia una stanza da attare”, spiega Sebastiano Andreis. Aucap da 470milaeuro. Con l’aumento di capitale da 470mila euro, a cui hanno contribuito investitori quali Zest, Ventive, Rigel, Moffu Labs, Potakoy, AFP capital, Insquared, Mival capital e un veicolo d’investimento Nano 4 Future, ilmiobrokerassicurativo vuole digitalizzare ancora di più il business, ampliare il team e iniziare a guardare all’Europa. Con la chiusura dell’aucap, infatti, la startup fa un passo in avanti, implementando l’intelligenza articiale per automatizzare la gestione dei sinistri e inserendo un AI Assistant specico per il settore assicurativo. “Stiamo inserendo l’IA in quasi tutti i processi, sia aziendali per snellire e velocizzare il lavoro manuale, sia al servizio degli utenti. Sta per uscire il nostro AI Insurance assistant che permetterà di avere uno strumento a supporto per tutti gli operatori del mercato assicurativo” ha detto Simone Alberto CTO e Co-Founder. Un altro obiettivo dell’aucap è quello di allargare il team, per ora composto da 7 persone, tutte under 30. ilmiobrokerassicurativo.it vuole infatti inserire la gura del business developer e nello specico 2 professionisti che conoscano il settore assicurativo e abbiano lavorato con modelli di business Anity o B2B2C.
Uno sguardo all’estero. Dopo un biennio 2025/2026 di consolidamento nel mercato italiano, la startup si propone di guardare anche ad altri mercati internazionali. L’obiettivo è l’Europa: “Siamo una startup tecnologica che punta a innovare il settore assicurativo, ancora fortemente legato al passato. Il nostro focus attuale è consolidare una crescita stabile nel mercato nazionale, ma l’ambizione è sicuramente quella di espanderci in Europa, mercato che oggi vale 500 miliardi di premi assicurativi. L’obiettivo pressato in questo senso guarda al 2027, partendo da Paesi con normative assicurative simili alle nostre, come Francia, Portogallo e Spagna”.