Roma, 6 giu. (askanews) – Non si è ancora allentata nei primi mesi del 2023 la tensione sul mercato dei prodotti ortofrutticoli freschi. Dovuta principalmente alla variabilità dell’offerta e al rallentamento della domanda sia a livello nazionale sia europeo. A livello nazionale, si legge nel report Agrimercati sulla congiuntura dei primi tre mesi dell’anno, i costi di produzione sono ancora elevati, e nel primo trimestre 2023 continuano ad aumentare sia i prezzi all’origine dei prodotti agricoli che i prezzi dei mezzi correnti di produzione, sebbene in maniera più contenuta rispetto ai trimestri precedenti.
Per quanto riguarda gli scambi con l’estero, i dati cumulati di gennaio e febbraio 2023 segnano il miglioramento del saldo della bilancia commerciale ortofrutticola, grazie all’aumento delle quantità esportate e della contemporanea riduzione di quelle importate. Aumentano gli introiti generati dalle esportazioni di frutta; per gli ortaggi, l’aumento del fatturato all’estero è riconducibile esclusivamente al rincaro dei prezzi medi all’export, conclude Ismea.