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Istat: 2023, volume produzione agricola cresce solo in Nord-Ovest

Istat: 2023, volume produzione agricola cresce solo in Nord-OvestRoma, 18 giu. (askanews) – Il volume della produzione agricola nel 2023 si è ridotto in tutte le aree geografiche italiane ad eccezione del Nord-ovest, dove si è registrato un incremento del 2,3%. E’ quanto emerge dall’ultimo report dell’Istat sull’andamento dell’economia agricola nel 2023.



Nel dettaglio, per il Nord-est si è registrato un calo del 3,9%, per il Centro del 2,9%, per il Sud del 2,8% e per le Isole dell’1,2%. In termini di valore aggiunto, le divergenze nelle dinamiche si amplificano ulteriormente, con il Nord-ovest che segna una crescita in volume del 5,5%, mentre il Nord-est rileva una contrazione del 7,5%, il Centro del 4,6%, il Sud del 2,2% e le Isole dell’1,3%. Ad influenzare il buon andamento del Nord-ovest sono state, in particolare, le dinamiche positive di Lombardia e Piemonte; il risultato negativo del Nord-est è stato determinato soprattutto da Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna, mentre quello del Centro è stato influenzato da Umbria e Marche e, nel Sud, da Puglia e Abruzzo.


In termini di classifiche regionali, il decremento percentuale più rilevante della produzione in volume è stato registrato dal Friuli-Venezia Giulia (-6,1%), mentre l’incremento maggiore è stato quello della Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste (+2,6%). Risultati simili si riscontrano anche negli andamenti del valore aggiunto in volume, con primato negativo per Friuli-Venezia Giulia (-13,8%) e il migliore risultato per la Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste (+8,7%). I prezzi alla produzione sono cresciuti in quasi tutte le regioni, soprattutto in Calabria (+11,2%), Abruzzo (+8,8%) e Sicilia (+8,1%), con una leggera diminuzione solo in Veneto (-0,8%) e Piemonte (-0,2%).


Per i prezzi degli input (consumi intermedi), si è avuta una diminuzione generalizzata che ha riguardato, in particolare, Lombardia (-5,0%), Piemonte (-4,4%) e Veneto (-3,5%), mentre si è rilevato un aumento solo per Campania (+3,2%), Puglia (+1,7%) e Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste (+1,6%).