Milano, 12 apr. (askanews) – “Italia Viva conferma il proprio via libera al progetto partito unico democratico dal basso, senza bisogno di alcun ultimatum, utili a livello mediatico ma totalmente surreali”. È quanto si afferma in una nota dell’ufficio stampa di Italia Viva, in cui si definisce “incomprensibile la discussione innescata ieri” e in cui si ribadisce la prossime tappa: “IV ha riunito la propria assemblea nazionale lo scorso 4 dicembre a Milano e riunirà la prossima assemblea nazionale il 10 giugno a Napoli”. Insomma, “tanto rumore, per nulla”. Nessun cenno alla convocazione del Comitato Politico del Terzo polo diramata da Carlo Calenda per questo pomeriggio, con all’ordine del giorno il voto sulla proposta di partito unico.
Nella nota inoltre si sottolinea che i gruppi di lavoro “sono definiti e in alcuni casi si sono già riuniti”, e si smentisce l’accusa rivolta al partito di Matteo Renzi da Azione di non aver risposto al documento sulla costituzione del partito unico: “C’è una nota ufficiale, con proposte di modifica”. Nella serata di ieri Azione ha pubblicato sui propri social un documento riguardante la proposta per la costituzione del partito unico. A differenza di quanto riportato – si legge nella nota dell’ufficio stampa di Italia Viva – tale documento non è stato inviato solo a Renzi ma trasmesso a tutto il gruppo dirigente di Italia Viva. È altresì falso che a tale documento non sia arrivata una risposta. Due giorni dopo averlo ricevuto infatti, il gruppo dirigente di Italia Viva si è riunito via Zoom e ha risposto con una nota ufficiale contenente alcune proposte di modifiche, essenzialmente riguardanti le garanzie di un percorso democratico dal basso. I punti ancora aperti saranno sciolti dal lavoro dei comitati indicati dal documento e saranno poi offerti all’approvazione delle assemblee nazionali. Si fa altresì notare come i gruppi di lavoro, vale a dire il gruppo che si occuperà di scrivere il manifesto dei valori e quello delle regole, sono definiti e in alcuni casi si sono già riuniti. Per il manifesto dei valori – si ricorda – IV ha indicato Bellanova, Noja, Scalfarotto, Gadda, Marattin. Per il comitato delle regole Rosato, D’Alessandro, Faraone, Paita e Fregolent”. Dunque, conclude la nota, “alla luce di tutto ciò risulta ancora una volta incomprensibile la discussione innescata ieri. Tanto rumore, per nulla. Italia Viva conferma il proprio via libera al progetto partito unico democratico dal basso, senza bisogno di alcun ultimatum utili a livello mediatico ma totalmente surreali. IV ha riunito la propria assemblea nazionale lo scorso 4 dicembre a Milano e riunirà la prossima assemblea nazionale il 10 giugno a Napoli”.