Joint venture Marcegaglia-Manni: nasce secondo produttore europeo pannelli
Joint venture Marcegaglia-Manni: nasce secondo produttore europeo pannelliMilano, 25 lug. (askanews) – Marcegaglia Steel e Manni Group hanno siglato un accordo per una joint venture nel settore dei pannelli coibentati e dei pannelli per i portoni sezionali. Dalla collaborazione nasce così una realtà industriale che sarà protagonista nel mercato italiano e secondo produttore di pannelli a livello europeo con un portafoglio clienti esteso a più di 70 Paesi nel mondo.
I siti produttivi coinvolti nell’operazione sono collocati in Italia, nello specifico in Piemonte a Pozzolo Formigaro (AL), in Veneto a Trevenzuolo (VR) e nel Lazio, a Patrica (FR); e all’estero, in Spagna, Romania, Polonia e in Messico, da cui viene servito il Nord America. L’operazione – soggetta alle usuali condizioni sospensive e alle autorizzazioni dell’Antitrust – prevede, da un lato, il conferimento da parte di Marcegaglia Steel delle attività produttive italiane, controllate da Marcegaglia Buildtech, e delle attività produttive polacche, controllate da Marcegaglia Poland, in Isopan; dall’altro, l’acquisto da parte di Marcegaglia Steel di un numero di azioni tale da salire al 50% del capitale di Isopan; analoga quota (50%) verrà detenuta da Manni Group. La joint venture avrà un fatturato aggregato di circa 500 milioni e potrà contare su un totale di quasi 700 dipendenti.
L’obiettivo della joint venture è quello di mettere a fattore comune competenze, piattaforme industriali e reti di contatti in modo da promuovere lo sviluppo dell’edilizia off-site, dove i componenti vengono progettati e costruiti in fabbrica e poi portati in cantiere per l’assemblaggio finale, migliorando l’efficienza, la qualità costruttiva, la sicurezza e la tutela dell’ambiente. Grazie al potenziamento degli investimenti in R&S, infine, Marcegaglia Steel e Manni Group puntano a generare un impatto concreto, soprattutto in chiave di innovazione e di sostenibilità, per offrire sistemi costruttivi altamente tecnologici che garantiscano costi certi e minori sprechi, così da rispondere, e superare, i requisiti del Green Deal europeo.