La Bresaola Valtellina Igp: una “destinazione” da scoprire in bici
La Bresaola Valtellina Igp: una “destinazione” da scoprire in biciMilano, 31 mag. (askanews) – Scoprire la Valtellina in sella a una bici proponendo percorsi e tappe enogastronomiche che promuovano i prodotti del territorio, uno su tutti la bresaola Valtellina Igp. Quest’anno la campagna “Destinazione Bresaola” torna con una mini-guida per 10 percorsi da fare in sella alle due ruote nel territorio dove nasce questa Igp, con altrettante soste nei risto-bike aderenti al circuito. Un ulteriore rafforzamento del legame col territorio anche “in vista del Olimpiadi del 2026 – ha ricordato il presidente del Consorzio di tutela, Mario Moro – una grande opportunità per far conoscere i prodotti locali e il turismo che si può fare in valle”.
La scelta di una guida dedicata ai cicloturisti non è casuale: questa estate si stima che 4 milioni di italiani avranno una bicicletta come compagna di viaggio. Nella sola Valtellina, tappa fissa del Giro d’Italia, sono stati stimati in arrivo 3 milioni e mezzo di turisti (italiani e non) e circa la metà viene proprio per i percorsi dedicati alle due ruote (Consorzio Turistico Valtellina). Un momento d’oro per il cicloturismo confermato anche dalla ricerca Doxa “Bresaola della Valtellina Igp, icona del territorio e driver del cicloturismo in valle”, commissionata dal Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina, su un campione nazionale di 500 cicloturisti. Oltre un cicloturista su due (58%) in Italia, ritiene che ci sia un vero boom del cicloturismo e il 45% ha visto aumentare i servizi a disposizione (strutture ricettive, percorsi, parcheggi, app dedicate, ecc). Tra gli aspetti più apprezzati di questa passione in ascesa, per il 61% c’è il privilegio di essere immersi nella natura e, quasi a pari merito (50%) la possibilità di restare in forma anche in vacanza. Ma quali sono i requisiti per scegliere una destinazione “cycle friendly”? La bellezza del contesto si piazza al primo posto con il 57% delle risposte, seguito dall’offerta di strutture ricettive adatte (51%), la completezza dei percorsi dedicati con vari livelli di difficoltà (42%) e la ricchezza gastronomica che soddisfa sia il palato che le esigenze nutrizionali di chi va in bici (22%).
Elementi che si ritrovano in Valtellina: oltre un cicloturista su cinque (23%) è già stato in bici in Valtellina (il dato sale al 37% tra i giovani), mentre quasi nove intervistati su 10 (87%) prevedono di andare (o tornarci), contro il 70% che non ci è stato ma vorrebbe andarci. I tre motivi principali per scegliere la Valtellina come meta turistica? Bellezza del territorio (61%), panorama naturalistico (56%) e possibilità di escursioni (48%). Sul fronte nutrizionale il 74% dei ciclisti ritiene il salume un alleato nella dieta dello sportivo e di chi ama tenersi in forma. Tra i motivi di questa scelta, il fatto che sia proteica (60%), light (49%), digeribile e può essere consumata prima di uno sforzo fisico (39%), oltre a essere pratica (35%). Proprio per questo la mini-guida contiene soste nei RistoBike aderenti al circuito dove rifocillarsi con altrettanti panini che hanno come protagonista la bresaola della Valtellina IGP. I percorsi (distribuiti su tutto il territorio, 2 per ciascuno dei 5 mandamenti) e i RistoBike (bar, paninerie, ristoranti, bistrot, situati all’inizio, in mezzo o alla fine del percorso, coerenti con le esigenze del cicloturista) sono stati selezionati da Luca Calcagno, esperto di biking e di territorio, con la supervisione di Valtellina Turismo, la realtà principale in ambito turistico sul territorio.