La Cantina salentina Paololeo invecchia il suo spumante in mare
La Cantina salentina Paololeo invecchia il suo spumante in mareMilano, 13 giu. (askanews) – La Cantina salentina Paololeo ha immerso oggi nel mare di Porto Cesareo (Lecce) 1.011 bottiglie di “Mormora”, il suo Metodo Classico Pas Dosé prodotto da uve Verdeca e Maresco. Nata nel 1989, Paololeo è la prima azienda pugliese a scegliere di invecchiare il suo vino in mare: le bottiglie rimarranno ad una profondità di 30 metri per 12 mesi. Questo progetto nasce nel 2018 per volere dell’enologo della Cantina, Nicola Leo, e dopo anni di ricerca si è concretizzato oggi con il varo delle bottiglie.
L’azienda conta due Cantine, una a San Donaci e una a Monteparano, 70 ettari di vigne di proprietà e coltiva principalmente vitigni autoctoni del territorio: Primitivo, Negroamaro, Malvasia Bianca e Nera di Lecce. Certificata Equalitas dal 2021, pubblica annualmente il proprio bilancio di sostenibilità oltre al proprio Codice etico, e spiega il progetto della cantina sottomarina proprio nell’ottica del risparmio energetico, perché esclude impianti di refrigerazione e di giropallett. “Per capire il beneficio in termini di risparmio energetico condurremo una sperimentazione assieme all’Area Marina Protetta di Porto Cesareo” ha spiegato Nicola Leo, aggiungendo che “inoltre, la scelta di affinare le bottiglie in mare è spinta dalla volontà di sfidare le mille potenzialità del vino e dimostrare la sua grande versatilità grazie alla valorizzazione di due varietà autoctone pugliesi da riscoprire, che incontreranno il limpido mare salentino creando una sinergia perfetta”.