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La Cia lancia un video sui social per reclutare spie russe

| Redazione StudioNews |

La Cia lancia un video sui social per reclutare spie russeRoma, 16 mag. (askanews) – La Cia sta incrementando i suoi sforzi per convincere i cittadini russi a rivelare i segreti del loro Paese ed ha deciso di pubblicare un video su Telegram rivolto a tutte le persone deluse dal loro presidente Vladimir Putin. Il video è stato poi messo online anche su altre piattaforme come YouTube, Twitter, Instagram e Facebook.

Il video suggerisce che i russi possono agire per migliorare le cose – fornendo informazioni alla Cia – pur rimanendo patriottici. E mostra anche come farlo, utilizzando il browser Tor per accedere al “dark web” e agli strumenti di crittografia delle comunicazioni. “La Cia vuole sapere la verità sulla Russia e stiamo cercando persone affidabili che possano dirci questa verità”, ha spiegato l’agenzia nel suo video. “Le vostre informazioni potrebbero essere più preziose di quanto pensate”. L’agenzia americana ha affermato di sperare di entrare in contatto con persone che lavorano nei settori dell’intelligence, della diplomazia, della scienza e della tecnologia e simili, di essere interessata a tutti i tipi di intelligence, compresa quella politica ed economica. L’agenzia statunitense ha utilizzato in passato i social network, ma ora si sta concentrando in particolare sulla rete criptata di Telegram, considerata il modo principale per i russi di conoscere cosa succede nel loro Paese e nel mondo, ha spiegato un funzionario della Cia. L’agenzia spera che, mostrando modi semplici per far trapelare informazioni sul “dark web”, la Cia convinca le persone esitanti a fare il grande passo. “Il nostro obiettivo è fornire loro un mezzo, il più sicuro possibile, per contattarci”, ha detto il funzionario in condizione di anonimato.

Gli Stati Uniti non stanno cercando di provocare un’insurrezione o un cambio di regime a Mosca, ma sperano che alcuni russi vedano un modo per aiutare il loro paese ad andare avanti informando la Cia, ha insistito la fonte, secondo la quale campagne simili su altri social network hanno dato risultati. “Contattaci”, ha concluso la fonte. “Forse le persone intorno a te non vogliono la verità. Noi la vogliamo”.