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La Cina è vicina: nel paniere Istat 2024 i pasti “all you can eat”

| Redazione StudioNews |

La Cina è vicina: nel paniere Istat 2024 i pasti “all you can eat”Roma, 1 feb. (askanews) – La Cina è sempre più vicina, anche secondo l’Istat. Tanto che nel nuovo paniere dei consumi, che come ogni anno è stato aggiornato per il 2024, è entrato uno dei cavalli di battaglia del marketing delle attività ristorative gestite da membri delle comunità cinesi in Italia: il pasto “all you can eat” (ormai conosciuto anche con l’acronimo “ayce”).

Tra gli altri prodotti entrati nel paniere che fotografa le abitudini di spesa degli italiani, ci sono gli apparecchi per la deumidificazione e purificazione dell’aria e, per combattere i periodi più caldi dell’anno, i condizionatori d’aria. La lampadina smart e il pavimento laminato sono le altre new entry. La sempre più profonda attenzione degli italiani per la cura del corpo e per la forma è segnalata dall’ingresso nel paniere del corso di acquagym, dei corsi di di calcio e calcetto, di tennis e del padel. Inoltre vengono immessi anche la piastra per i capelli, il rasoio elettrico, lo scaldaletto. Tra i servizi culturali fa capolino il “corso di formazione artistico culturale” come nuovo aggregato. E, per gli alimenti, entrano anche l’Uva Vittoria e la Mela Kanzi.

Escono invece dal paniere, il dispositivo per il tracking delle funzioni vitali, il tagliacapelli e il regolabarba elettrico e, mestamente, il lettore di e-book. Segno di una ridotta rappresentatività di questi prodotti, rispetto ad altri. Ogni anno l’Istat rivede l’elenco dei prodotti che compongono il paniere di riferimento per la rilevazione dei prezzi al consumo, aggiornando contestualmente le tecniche d’indagine e i pesi con i quali i diversi prodotti contribuiscono alla misura dell’inflazione.

Nel paniere del 2024 utilizzato per il calcolo degli indici dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale (NIC) e quello per le famiglie di operai e impiegati (FOI) figurano 1.915 prodotti elementari (1.885 nel 2023), raggruppati in 1.045 prodotti, a loro volta raccolti in 425 aggregati. Per il calcolo dell’indice dei prezzi al consumo armonizzato a livello europeo (IPCA) il paniere comprende 1.936 prodotti elementari (1.906 nel 2023), raggruppati in 1.064 prodotti e 429 aggregati. L’aggiornamento dei beni e servizi compresi nel paniere tiene conto sia delle novità nelle abitudini di spesa delle famiglie sia dell’evoluzione di norme e classificazioni e, in alcuni casi, arricchisce la gamma dei prodotti che rappresentano consumi consolidati.

Sono circa 33 milioni le quotazioni di prezzo (scanner data) provenienti ogni mese dalla Grande Distribuzione Organizzata (GDO), utilizzate nel 2024 per stimare l’inflazione; 385mila sono raccolte sul territorio dagli Uffici comunali di statistica (UCS); quasi 235mila dall’Istat direttamente o tramite fornitori di dati; più di 157mila le quotazioni provenienti dalla base dati dei prezzi dei carburanti del Ministero dello Sviluppo economico. Con riferimento ai canoni di affitto di abitazioni di proprietà privata, sono circa un milione e mezzo le osservazioni utilizzate per la stima dell’inflazione; la principale novità è il passaggio alla fornitura mensile della base dati delle locazioni immobiliari dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, che garantisce un’informazione più completa e tempestiva. Nel 2024, 79 comuni contribuiscono al calcolo degli indici per l’intero paniere dei prodotti a rilevazione tradizionale (come nel 2023), con una copertura territoriale dell’83,5% in termini di popolazione residente. Altri 12 comuni effettuano la rilevazione solo per alcune tariffe e servizi locali, portando, per questi prodotti, la copertura al 90,5%. Nei comuni coinvolti, sono più di 44mila le unità di rilevazione (punti vendita, imprese e istituzioni) presso cui sono raccolti i prezzi, e più di 2.700 le abitazioni per la rilevazione dei canoni d’affitto di abitazione di Ente pubblico. Gli scanner data provenienti dai diversi canali della GDO sono riferiti a un campione di circa 4.300 punti vendita, appartenenti a 19 grandi gruppi della distribuzione al dettaglio, rappresentativi dell’intero territorio nazionale. Sono riferiti ai prodotti alimentari confezionati e per la cura della casa e della persona. In totale, gli scanner data rappresentano il 13,6% del paniere NIC. Con riferimento all’indice NIC: aumenta il peso delle divisioni Servizi ricettivi e di ristorazione (+1,1 punti percentuali), Trasporti (+0,6 p.p.) e Altri beni e servizi (+0,4 p.p.); si riduce quello di Mobili, articoli e servizi per la casa (-0,8), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili e Abbigliamento e calzature (-0,5 p.p. entrambe).