La Ue approva formalmente l’uso dei rendimenti degli asset russi congelati
La Ue approva formalmente l’uso dei rendimenti degli asset russi congelatiBruxelles, 21 mag. (askanews) – Il Consiglio Ue ha approvato formalmente, oggi a Bruxelles, la proposta di utilizzare i rendimenti straordinari prodotti dagli dagli asset congelati alla Russia, per sostenere l’autodifesa e la ricostruzione dell’Ucraina, a seguito dell’invasione russa. La proposta prevede che i rendimenti straordinari siano destinati per il 90% circa all’assistenza militare all’Ucraina e per il 10% alla ricostruzione del Paese. Questa chiave di distribuzione sarà rivista ed eventualmente modificata annualmente, per la prima volta entro il primo gennaio 2025. Gli importi saranno versati dai Csd all’Ue su base semestrale. Il Consiglio riferisce in una nota di aver adottato una serie di atti giuridici che garantiscono che gli utili netti derivanti da entrate inattese e straordinarie maturate dai depositari centrali di titoli (Csd) nell’Ue, a seguito dell’attuazione delle misure restrittive da parte dell’unione contro gli asset russi, saranno utilizzati per fornire ulteriore sostegno militare all’Ucraina, attraverso lo “Strumento europeo per la pace” (il fondo “European Peace Facility”) nonché per le sue capacità nel settore della difesa e per la ricostruzione, attraverso programmi comunitari finanziati dal bilancio Ue. Ciò significa che i Csd che detengono attività e riserve sovrane russe superiori a 1 milione di euro forniranno un contributo finanziario dai loro utili netti corrispondenti, accumulati dal 15 febbraio 2024. In base a criteri prudenziali, in considerazione dell’impatto dovuto alla guerra in Ucraina sugli asset da loro detenuti, i Csd, potranno “trattenere provvisoriamente una quota pari a circa il 10% del contributo finanziario, per rispettare i requisiti legali in materia di capitale e gestione del rischio”, riferisce infine il Consiglio Ue.