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La vicepremier spagnola Diaz attacca Meloni: è come Vox, taglia i diritti dei lavoratori

| Redazione StudioNews |

La vicepremier spagnola Diaz attacca Meloni: è come Vox, taglia i diritti dei lavoratoriRoma, 10 mag. (askanews) – La ministra e vicepremier spagnola Yolanda Diaz su twitter, ha accusato la premier Meloni di “applicare in Italia lo stesso programma occulto di VOX (il partito dell’estrema destra spagnolo) riducendo i diritti dei lavoratori”. “Spiace che il vicepremier spagnolo Yolanda Diaz interferisca nella vita politica italiana dando giudizi inaccettabili sulle scelte del governo. Le difficoltà elettorali del suo partito non giustificano offese ad un partner e alleato europeo. Non è questo il modo di collaborare” scrive su twitter il vice primo ministro e ministro degli esteri italiano Tajani. Le critiche della ministra spagnola del Lavoro al governo italiano rientrano nella “stessa dinamica” delle critiche francesi sui migranti: “si cita il governo italiano e poi si fa riferimento ai partiti dell’opposizione interna. E’ un dibattito di politica interna”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Praga “Poi – ha aggiunto – il ministro del lavoro spagnolo parla della precarietà ma mi sembra che si conosca molto poco la situazione visto che l’Italia ha appena segnato il suo record storico di numero di occupati e il record storico di contratti stabili. Forse non si conosce bene il lavoro che sta facendo il governo italiano ma è una dinamica che è poco sensata se non per difficoltà interne che si hanno e per cui si utilizzano altri governi, ma la cosa non mi preoccupa”. “La ministra e vicepremier spagnola Yolanda Diaz non ha detto nulla più che la verità. Il cosiddetto decreto Primo Maggio, anche detto decreto precarietà, non fa altro che favorire i contratti spazzatura” scrive Andrea Orlando su Twitter. “Gran lavoro del governo spagnolo contro la crisi e a difesa dei ceti medi e popolari. Ed è stato determinante il contributo di quel governo, dopo mesi di trattative e di tensioni fra sindacati e imprese, a portare ad un aumento degli stipendi del 10% nei prossimi tre anni, cui si aggiunge un possibile ulteriore aumento del 1%, qualora l’inflazione crescesse ancora. Una specie di scala mobile, quindi. Uno strumento che noi chiediamo da tempo e che andrebbe replicato in tutta Europa. E in Italia? Nel nostro Paese invece succede che il ministro degli esteri e alcuni gerarchi di FdI siano più impegnati in queste ore a fare la guerra alla Spagna e alla Francia, che ad affrontare i problemi di tutti i giorni degli italiani”. Lo dichiara il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra. “Nessun stupore comunque – conclude il leader di SI – anche perché il governo della destra sta facendo la guerra ai poveri piuttosto che alla povertà, sta facendo la guerra ai naufraghi e a chi salva vite piuttosto che ai trafficanti libici, sta facendo l’occupazione di tutti i posti disponibili piuttosto che pensare all’occupazione degli italianià”.