Lago di Como, a Bellagio il Museo degli strumenti per la navigazione
Lago di Como, a Bellagio il Museo degli strumenti per la navigazioneRoma, 13 mag. (askanews) – Bellagio, la perla del Lago di Como, è conosciuta in tutto il mondo per la sua incantevole posizione tra i due rami del lago, per le antiche e suggestive abitazioni del vecchio borgo, i misteriosi vicoli e caratteristiche scalinate acciottolate dove sfilano eleganti vetrine, tra hotel di gran classe e tipici ristoranti. Il tutto condito da uno scenario naturale capace di far innamorare per la sua impareggiabile bellezza, turisti provenienti da ogni parte. Ciò che attrae è un soggiorno per ammirare i colori del lago, i suoi pittoreschi villaggi e le ville da una prospettiva romantica e affascinante.
La navigazione e il Lago di Como sono un binomio imprescindibile per la varietà di itinerari, escursioni, passeggiate e visite ai suoi splendidi tesori dal lago o da terra. Non per niente a Bellagio, nella pittoresca frazione di San Giovanni, sorge un affascinante museo nautico, che raccoglie una ricchissima collezione di oggetti, reperti, manufatti, documenti che raccontano e certificano la storia e l’evoluzione del “navigato” nelle cristalline acque del Lago (e del mare in generale). Il ‘Museo degli strumenti per la navigazione” è la prestigiosa raccolta di introvabili strumenti e oggetti di navigazione. Per la sua unicità è stata inserita tra i luoghi della cultura del Ministero della Cultura. Insieme a Villa Melzi è uno dei due Musei di Bellagio. Fondato dal grande appassionato di barche d’epoca Gianni Gini (è stato negli anni Settanta proprietario di Bona Fide, un Cutter aurico progettato nel 1899, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi del 1900, nonché dello scafo Victory 83 che ha partecipato all’edizione del 1983 della Coppa America), espone al suo interno una collezione di oltre 600 oggetti e strumenti legati alla navigazione, acquisiti in 40 anni di minuziosa ricerca: strumenti di varie epoche che hanno permesso all’uomo di orientarsi e oggetti legati alla navigazione.
Datati a partire dal 1500, non mancano bussole, astrolabi, cannocchiali settecenteschi di produzione veneziana, cronometri di marina, orologi solari, una sfera armillare (un modello della sfera celeste), diari di bordo dell’Ottocento, un planetario in ottone, preziosi manoscritti che testimoniano la vita a bordo di velieri e navi mercantili che hanno fatto la storia della navigazione. La collezione è esposta sui 3 piani di un caratteristico edificio (un’antica abitazione a torre totalmente ristrutturata) con gli oggetti collocati in base alla loro funzione: al primo piano sono trovano posto gli strumenti per la determinazione della latitudine; al secondo piano quelli per la longitudine e al terzo piano i diari di bordo e gli strumenti per il carteggio. Fu il 14 giugno 1968 con l’acquisto di un grafometro veneziano, che ebbe inizio la collezione degli strumenti di marina. Gianni Gini, in vacanza a Cannes. lo vide risplendere in una vetrina sulla Croisette. Da allora la sua passione per gli strumenti nautici l’ha portato a collezionarne oltre 600 custoditi nel museo che ha aperto i battenti Il 21 giugno del 2001 nell’antica casa torre di San Giovanni a Bellagio.