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L’agricoltura toscana vale 3,7 mld e il 30,6% imprese è donna

L’agricoltura toscana vale 3,7 mld e il 30,6% imprese è donnaRoma, 24 ott. (askanews) – Una “miniera d’oro” da 3,7 miliardi. A tanto ammonta il valore della produzione agricola della Toscana, che nel 2023 si conferma la prima regione in Italia per superficie destinata a produzioni certificate (IG food) con oltre 75mila ettari, pari al 12,3% del totale regionale (612.880 ettari). Un dato che supera di cinque volte quello nazionale, attestato al 2,3%. La Toscana è inoltre la prima regione per la crescita degli occupati del settore (+12,8%), andando in controtendenza rispetto alla media italiana, che ha visto una contrazione degli addetti del 3,1%. Tante anche le imprese guidate da donne, che rappresentano il 30,6% del totale, contro il 27,9% del dato nazionale.



Questi alcuni dei dati contenuti nel report ISMEA realizzato per la sesta edizione di Buy Food Toscana, la vetrina internazionale del gusto made in Tuscany che quest’anno, per la parte BtoB, ha portato al Palazzo degli Affari di Firenze 65 produttori certificati DOP, IGP, Agriqualità, Biologico e con Prodotto di Montagna e PAT, selezionati tramite bando regionale e 39 buyer stranieri provenienti da 18 paesi del mondo, per stringere nuovi accordi commerciali o consolidare i rapporti esistenti. La Toscana è la regione leader per numero di registrazioni IG, con 90 prodotti tra DOP e IGP3 di cui 32 prodotti alimentari e 58 vini. Nel 2022 (anno di riferimento della ricerca per gli IG food) il comparto delle IG food toscane, grazie al contributo di 11.785 operatori, ha generato un valore alla produzione di 179 milioni di euro (+1,2% su base annua e +17% dal 2019).


Anche per il 2023, i dati indicano una ulteriore crescita del valore complessivo delle IG food regionali di circa il 6%. Sei i prodotti che, insieme, rappresentano l’88% del valore delle IG toscane: il Prosciutto Toscano DOP, i Cantuccini Toscani IGP e il Pecorino Toscano DOP contribuiscono con circa il 20% ciascuno, mentre olio Toscano IGP, Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP e Finocchiona IGP si attestano a poco meno del 10% a testa. Nel 2023 l’export dei prodotti agroalimentari toscani si è attestato a 3,5 miliardi di euro, pari al 6,1% dell’intero export regionale. Un valore che è cresciuto negli ultimi 5 anni ad un tasso medio annuo dell’8,3%. Tra i principali prodotti esportati il vino, che rappresenta più di un terzo dell’export agroalimentare toscano in valore e l’olio extravergine d’oliva, che pesa per il 23%. Il 53% dei mercati di riferimento è al di fuori dell’Unione Europea, con gli Stati Uniti che, da soli, arrivano al 25%. Per quanto riguarda i paesi UE, Germania e Francia sono i più consistenti, ciascuno con quote superiori al 10%.


Tra i principali prodotti IG toscani, nel 2023 si registra una ripresa delle vendite in valore degli oli IG toscani pari al +5,2%, ed un significativo incremento della categoria dei derivati dei cereali (+27,3%), rappresentati da Cantucci toscani IGP, Panforte di Siena IGP, e Ricciarelli di Siena IGP. Relativamente agli oli IG toscani, le vendite nella grande distribuzione rappresentano il 12,1% delle vendite in volume e il 14,6% delle vendite in valore di tutti gli oli IG italiani, con un valore di oltre 7,4 miliardi di euro.