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Lamborghini: CO2 per auto -40% su tutta catena valore entro 2030

Lamborghini: CO2 per auto -40% su tutta catena valore entro 2030Milano, 30 gen. (askanews) – Lamborghini punta a ridurre le emissioni di CO2 su tutta la catena del valore del 40% per vettura entro il 2030 rispetto al 2021. L’impegno si estende a tutta la filiera, dalla produzione, alla supply chain e logistica, fino alla product use phase, coprendo l’intero ciclo vita del prodotto.

Lamborghini ha avviato la fase di ibridizzazione della gamma nel 2023 con Revuelto, la prima supersportiva ibrida ad alte prestazioni Hpev. Nel corso del 2024, il processo di elettrificazione sarà completato con il lancio della prima versione ibrida del Super Suv Urus e della seconda Hpev della gamma, che andrà a sostituire la Huracán. Il lancio del primo modello elettrico, anticipato dalla concept car Lanzador, è previsto per il 2028, seguito nel 2029 dal primo Super Suv completamente elettrico. Questo percorso porterà ad una significativa riduzione delle emissioni di CO2 rispetto al 2021, con l’obiettivo di arrivare ad una riduzione del 50% entro il 2025 e del 80% entro il 2030 per il parco circolante. “Direzione Cor Tauri rappresenta la nostra tabella di marcia verso l’elettrificazione della gamma Lamborghini e il percorso di decarbonizzazione, non solo del nostro sito di Sant’Agata Bolognese, ma di tutta la catena del valore. Un approccio olistico alla nostra strategia globale di sostenibilità ambientale”, dichiara Stephan Winkelmann, Chairman e Ceo di Lamborghini.

Le emissioni globali di gas serra, spiega Lamborghini, costituiscono circa 59 gigatonnellate di CO2 equivalente e il settore dei trasporti, nel suo complesso, contribuisce con circa il 15% di questa quota. Ad oggi, l’inventario della Casa è di circa 700mila tonnellate di CO2-equivalente, che comprende l’intero ciclo di vita delle vetture prodotte nell’anno 2021 – 2022. Sebbene le attività produttive della Casa di Sant’Agata Bolognese rappresentino soltanto lo 0,001% delle emissioni di CO2 globali, la responsabilità dell’azienda verso la comunità e il pianeta è maggiore del mero impatto ambientale. “Ambiamo ad essere l’azienda di auto supersportive con l’impegno più duraturo e autentico verso la sostenibilità. Abbiamo un team interdipartimentale dedicato, che lavora per mettere in atto Direzione Cor Tauri”, afferma Stefano Rutigliano, Strategy Director. L’impegno di Automobili Lamborghini verso la sostenibilità inizia nel 2015, con il raggiungimento della carbon neutrality del sito produttivo di Sant’Agata Bolognese. Fra gli interventi: la creazione del più grande impianto fotovoltaico della Regione Emilia Romagna, certificazione ad alta efficienza energetica dei nuovi edifici, impianti di trigenerazione e teleriscaldamento, reparto di verniciatura all’avanguardia e creazione di un polmone verde con la piantumazione di 10mila querce a poca distanza dal sito. 2Queste iniziative hanno portato, nel 2022, a una riduzione del consumo energetico specifico per ogni vettura prodotta del 36% rispetto al 2010″, spiega Ranieri Niccoli, Chief Manufacturing Office.

L’impegno di Automobili Lamborghini si riflette anche nella supply chain e della logistica, con un sistema di rating di sostenibilità (s-rating), che valuta il livello di maturità dei fornitori rispetto agli standard ambientali. Anche il trasporto delle vetture e dei ricambi rientra in questo processo: negli ultimi 5 anni, per quanto riguarda il trasferimento delle vetture finite, l’azienda ha aumentato la percentuale di trasporto su rotaia dal 4% al 35% riducendo, parallelamente, il trasporto aereo dal 18% all’1%. Quanto al prodotto, il motore elettrico apre nuovi orizzonti in termini di dinamica e di esperienza di guida. “È l’alba di una nuova era per le auto supersportive”, afferma Rouven Mohr, Chief Technical Officer. Per garantire il successo del piano Direzione Cor Tauri, Lamborghini assumerà 500 dipendenti entro il 2026 e poterà avanti Feelosophy, il programma di well-being lanciato nel 2021, evoluzione del precedente programma di People Care attivo dal 2013.