Lamborghini, Winkelmann: 2023 partito bene. Ipo non è sul tavolo
Lamborghini, Winkelmann: 2023 partito bene. Ipo non è sul tavolo
Produzione 2024 già venduta. A fine marzo prima plug-in da 1015CV
Milano, 20 mar. (askanews) – Dopo un 2022 record, con ricavi per la prima volta sopra i 2 miliardi di euro (2,35 mld) e 9.233 auto consegnate (+7%), il presidente e Ceo di Lamborghini, Stephan Winkelmann, guarda con fiducia anche al 2023, “i primi due mesi sono andati bene, la produzione è venduta fino al 2024”, ma non vuole sbilanciarsi sui numeri ed esclude, almeno per il momento, la quotazione: “non è sul tavolo”. Il 2023 è un anno importante per Lamborghini che celebra i suoi 60 anni di attività con il debutto nel mondo elettrico, dando esecuzione al piano Direzione Cor Tauri che prevede investimenti per 2,6 miliardi al 2028.
A fine marzo è attesa la prima plug-in, l’erede dell’Aventador che monta il V12 abbinato a tre motori elettrici con batteria da 7 KW per 1.015 CV di potenza. “Ha il miglior peso potenza di sempre, abbiamo già venduto due anni di produzione e con il lancio ci aspettiamo un forte aumento degli ordini”. Entro il 2024 la gamma sarà tutta elettrificata con una riduzione delle emissioni del 50% e nel 2028 uscirà la prima elettrica, una GT 2+2, per un totale di 4 modelli. Sarà “un progetto nuovo che manca alla nostra gamma” e sarà prodotta sulla stessa linea dell’Urus, il supersuv che nel 2024 uscirà in versione plug in e nel 2029 full electric.
Tornando al presente, l’obiettivo è “una crescita controllata focalizzata sui margini (28% nel 2022). A livello di produzione abbiamo fatto un salto di 2mila pezzi dopo la pandemia. Abbiamo potenziale, ma non vogliamo andare oltre una crescita fisiologica e attesa dal mercato”.
Gli investimenti per l’elettrico “sono una sfida perché non avremo i margini che abbiamo con il V12 e con la Countach (in serie limitata), ma lavoreremo sul pricing”, considerando anche che oggi “il valore dell’usato è molto alto a causa dei tempi di attesa lunghi e della forte domanda”.
Infine una riflessione sul rinvio della Commissione europea allo stop a benzina e diesel dal 2035 che per i costruttori come Lamborghini prevede delle deroghe. “Abbiamo tempo, vedremo come evolve la situazione. Ma è importante poter decidere su quale soluzione puntare: c’è bisogno di chiarezza sulle regole che variano da mercato a mercato”. Fra le ipotesi i carburanti sintetici: “per emissioni di Nox e polveri sottili gli e-fuel sono ancora un problema soprattutto nei centri urbani. E poi c’è il tema dei costi, li vedo più un’opportunità per il motorsport e per le auto storiche”.
A fine marzo è attesa la prima plug-in, l’erede dell’Aventador che monta il V12 abbinato a tre motori elettrici con batteria da 7 KW per 1.015 CV di potenza. “Ha il miglior peso potenza di sempre, abbiamo già venduto due anni di produzione e con il lancio ci aspettiamo un forte aumento degli ordini”. Entro il 2024 la gamma sarà tutta elettrificata con una riduzione delle emissioni del 50% e nel 2028 uscirà la prima elettrica, una GT 2+2, per un totale di 4 modelli. Sarà “un progetto nuovo che manca alla nostra gamma” e sarà prodotta sulla stessa linea dell’Urus, il supersuv che nel 2024 uscirà in versione plug in e nel 2029 full electric.
Tornando al presente, l’obiettivo è “una crescita controllata focalizzata sui margini (28% nel 2022). A livello di produzione abbiamo fatto un salto di 2mila pezzi dopo la pandemia. Abbiamo potenziale, ma non vogliamo andare oltre una crescita fisiologica e attesa dal mercato”.
Gli investimenti per l’elettrico “sono una sfida perché non avremo i margini che abbiamo con il V12 e con la Countach (in serie limitata), ma lavoreremo sul pricing”, considerando anche che oggi “il valore dell’usato è molto alto a causa dei tempi di attesa lunghi e della forte domanda”.
Infine una riflessione sul rinvio della Commissione europea allo stop a benzina e diesel dal 2035 che per i costruttori come Lamborghini prevede delle deroghe. “Abbiamo tempo, vedremo come evolve la situazione. Ma è importante poter decidere su quale soluzione puntare: c’è bisogno di chiarezza sulle regole che variano da mercato a mercato”. Fra le ipotesi i carburanti sintetici: “per emissioni di Nox e polveri sottili gli e-fuel sono ancora un problema soprattutto nei centri urbani. E poi c’è il tema dei costi, li vedo più un’opportunità per il motorsport e per le auto storiche”.