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L’Associazione per il Catarratto autentico (Arca) debutta a Vinitaly

L’Associazione per il Catarratto autentico (Arca) debutta a VinitalyMilano, 29 mar. (askanews) – Piccoli artigiani del vino con una filosofia produttiva incentrata sulla totale tracciabilità tra vigneto e bottiglia. Storie di famiglie e tradizioni tramandate di generazione in generazione che, nel corso degli anni, hanno sviluppato produzioni su un vitigno in grado di esprimere vini freschi, equilibrati ed estremamente versatili. L’Associazione regionale Catarratto autentico (Arca) si presenta al Vinitaly per contribuire al recupero e alla valorizzazione di un’antica varietà autoctona che oggi, dopo anni di oblio, vive la sua rinascita grazie allo sforzo e alla lungimiranza di alcuni produttori dei territori della Sicilia centro-meridionale e occidentale che, verticalizzando le produzioni, hanno avviato progetti di valorizzazione dedicati a una varietà simbolo del patrimonio ampelografico siciliano.



Strategie e obiettivi condivisi da sei aziende familiari: Bagliesi, Caruso & Minini, Castellucci Miano, Di Bella, Feudo Disisa, Tenute Lombardo, in grado di rappresentare i diversi territori altamente vocati alla produzione di questa varietà. Dalle colline di Valledolmo alla Valle dello Jato, dalle campagne di San Cataldo alla Valle dei Templi, fino all’entroterra di Marsala. Areali dell’isola racchiusi tra le province di Palermo, Trapani, Agrigento e Caltanissetta, caratterizzati da suoli differenti, di matrice calcareo-argillosa, con vigneti impiantati in alta e media collina che godono di microclimi differenziati. Vigneti con diverse esposizioni, una costante ventilazione e accentuate escursioni termiche: mix di condizioni pedoclimatiche che fanno di questi territori habitat ideali per la coltivazione del Catarratto e le sue diverse espressioni. Produzioni che confermano l’ecletticità produttiva di questo vitigno, capace di dare vita sia a ottime bollicine con Metodo classico e Metodo Charmat, che a vini fermi in grado di sfidare il tempo. Sarà possibile degustarli al Vinitaly in una masterclass condotta da Andrea Amadei domenica 6 aprile dalle 10.30 nella Meeting Hall del Padiglione 2.


“Il contesto internazionale quanto mai incerto impone alle aziende vitivinicole siciliane di adottare strategie diversificate alla ricerca di nuovi mercati e nuove opportunità commerciali, rinnovando costantemente la propria proposta. Obiettivi condivisi da sei realtà produttive del comparto vitivinicolo siciliano che hanno deciso di unirsi e fare sistema per presentarsi con maggior forza e con un’offerta sempre più variegata sui mercati locali e internazionali” ha spiegato Sebastiano Di Bella, produttore e presidente di Arca Sicilia, aggiungendo che “per troppo tempo il Catarratto è stato messo in secondo piano a discapito di altre varietà su cui si è incentrata l’attenzione dei produttori e delle istituzioni del mondo del vino. Adesso – ha concluso Di Bella – è giunto il momento di recuperare il tempo perduto, investendo su una varietà le cui potenzialità sono ancora inespresse”.