Milano, 3 apr. (askanews) – Nel 2022 il gruppo Lavazza ha registrato ricavi per 2,7 miliardi di euro con una crescita del +17,6% rispetto al 2021. Il fatturato risulta in crescita sia nel canale domestico sia nel canale fuori casa, dove i volumi positivi (+26%) hanno portato la crescita maggiore sui ricavi. L’utile netto è sceso del 9,5% a 95 milioni, dai 105 dello scorso esercizio. L’Ebitda, riporta una nota, è stato pari a 309 milioni di euro, lievemente in calo su quello del 2021 quando era stato pari a euro 312 milioni, con un Ebitda margin sceso all’11,4%, rispetto al 13,5% del 2021. L’Ebit si è attestato a 160 milioni di euro, dai 164 dell’esercizio 2021, con un Ebit margin pari al 5,9 %.
A livello di fatturato, Lavazza registra ancora una crescita del segmento del caffè in grani, che anche quest’anno emerge come il più dinamico sul mercato. Prendendo in considerazione le 15 principali geografie in cui opera il gruppo, il segmento in grani (beans) registra un incremento di mercato a +1,4% rispetto al 2021 e il gruppo Lavazza guadagna +1,5% di quota grazie a una crescita del 12% rispetto al 2021. Nel segmento dei single serve (capsule), confermatosi il più competitivo, il gruppo prosegue il proprio piano di lancio delle capsule in alluminio. A livello geografico, Lavazza ha registrato una crescita a sell out a valore nel canale retail in Germania (+18,1%), Stati Uniti (+14,1%), Polonia (+28%); anche in Italia e Francia si registra un incremento rispettivamente dell’1,5% e 6,1%, dopo la flessione riportata nel 2021. La posizione finanziaria netta a fine 2022 è pari a 136 milioni, La dinamica inflattiva ha impattato gli aspetti patrimoniali, in particolare per l’apprezzamento del magazzino, portando il flusso di cassa operativo in territorio leggermente negativo (-8 milioni di euro).
“I risultati del 2022 rappresentano un ulteriore traguardo per il nostro gruppo: pur in uno scenario particolarmente sfidante, siamo stati in grado di sostenere la crescita del fatturato e mantenere la marginalità in linea con gli anni precedenti. Ciò è stato possibile grazie al forte impegno su tutti i livelli aziendali nel portare avanti una strategia di sviluppo internazionale insieme a una gestione di contenimento dei costi in un contesto estremamente complesso – ha commentato Antonio Baravalle, amministratore delegato del gruppo Lavazza – L’attenzione è ora focalizzata sull’eccezionale rialzo dei costi avvenuto nell’esercizio appena concluso che condizionerà pesantemente anche l’esercizio 2023”. Il 31 marzo 2023 è stata, inoltre, finalizzata l’acquisizione di MaxiCoffee. La società francese, con circa 1.500 collaboratori, ha un giro d’affari di circa 300 milioni e si rivolge sia a clienti privati sia ad attività commerciali attraverso la sua piattaforma e-commerce, oltre a una rete di 60 agenzie commerciali presenti in tutta la Francia, le sue École du Café e i suoi concept store. “Con l’acquisizione prosegue la nostra strategia di espansione internazionale e di rafforzamento nei mercati chiave – ha sottolineato Baravalle – MaxiCoffee avrà una gestione totalmente separata e autonoma, mantenendo intatto il suo modello di business di successo”. Christophe Brancato, fondatore del gruppo MaxiCoffee, è associato all’operazione e manterrà una quota di partecipazione minoritaria. E’ stato inoltre confermato presidente dell’azienda francese per proseguire lo sviluppo del modello di business da lui avviato.