Lavoratori Ikea in scopero nelle principali città italiane
Lavoratori Ikea in scopero nelle principali città italianeRoma, 12 dic. (askanews) – Cresce la mobilitazione dei lavoratori di Ikea in tutta Italia. Lo sciopero dello scorso sabato, organizzato dalla Flaica-Cub, ha visto una significativa adesione nel punto vendita di Anagnina, a Roma, dove oltre il 60% dei lavoratori ha incrociato le braccia per rivendicare migliori condizioni di lavoro e retribuzioni adeguate. Manifestazioni si sono svolte anche a Milano, Torino e Napoli, consolidando un fronte comune nazionale.
I motivi della protesta sono molteplici: dalla chiusura anticipata del servizio mensa, che penalizza i turnisti serali, alla mancata erogazione del premio aziendale di partecipazione per il negozio di Anagnina, nonostante gli ottimi risultati ottenuti. Inoltre, i lavoratori denunciano un clima di pressione crescente, con badgeature e tempi di lavoro monitorati in modo eccessivamente rigido, a scapito del benessere psicofisico. A livello nazionale, il sindacato Flaica-Cub ha evidenziato una preoccupante esclusione dalle trattative per il rinnovo del contratto integrativo aziendale, accusando Ikea di violazioni dei diritti sindacali e antisindacalismo. Recenti proteste davanti al negozio di Carugate, a Milano, hanno sottolineato il bisogno di trasparenza e dialogo da parte dell’azienda.
“Non possiamo tollerare che un’azienda con profitti miliardari continui a ignorare le istanze dei lavoratori italiani”, afferma Giancarlo Desiderati, segretario provinciale della Flaica-Cub, che promette nuove azioni per sensibilizzare l’opinione pubblica e migliorare le condizioni di lavoro in Ikea. Le mobilitazioni proseguiranno nelle prossime settimane, con l’obiettivo di ottenere risposte concrete e un confronto più equo con la multinazionale.