Lavoro, Calderone: nostra attenzione ai giovani è multidimensionale
Lavoro, Calderone: nostra attenzione ai giovani è multidimensionaleRimini, 21 ago. (askanews) – Oggi in Italia il mercato del lavoro sta vedendo un costante aumento dell’occupazione degli over 50, mentre quella giovanile “La nostra attenzione ai giovani è multidimensionale, perché guarda ben oltre il rapporto di lavoro di oggi e considera il mutato approccio dei ragazzi verso l’attività lavorativa. Per questo la previsione di incentivi specifici per contratti a tempo indeterminato per gli under 35, inseriti nel decreto Coesione, sono stati accompagnati da bonus per l’autoimpiego, anche sotto forma di tutoraggio per l’avvio delle idee imprenditoriali”. Lo afferma il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, in una intervista a IlSussidiario.net.
Per il ministro, che oggi interverrà al Meeting di Rimini all’incontro dal titolo “Politiche e strategie per un lavoro che cambia”, occorre “analizzare, progettare, agire sapendo che gli investimenti in orientamento, formazione e sostegno all’occupazione daranno i risultati migliori sul medio periodo. La crescita record degli occupati a cui abbiamo assistito – sottolinea – ci ha portato a sfiorare la soglia simbolica di 24 milioni di lavoratori attivi, secondo l’Istat. Tra gli altri indicatori positivi, il bollettino Excelsior che in agosto prevedeva 315mila assunzioni, il 34% per chi ha meno di 29 anni”. “Così come è per noi essenziale agire sulle competenze, vero nodo per ridurre la distanza tra domanda e offerta di lavoro, velocizzare i tempi di ingresso in azienda e puntare a migliori retribuzioni. Su questi aspetti – aggiunge Calderone – abbiamo appena rivisto il sistema nazionale per la certificazione delle competenze e per inizio autunno prevediamo di poter avviare la terza edizione del Fondo Nuove Competenze”.
Le competenze saranno al centro anche della prossima riunione dei ministri del Lavoro e dell’Occupazione di Cagliari: la loro mancanza è un problema comune tra i Paesi del G7? “Assolutamente sì – spiega la ministra del Lavoro -. La capacità di competere delle economie avanzate in un mondo del lavoro che cambia velocemente sotto la spinta delle transizioni digitale, ecologica e demografica ruota attorno alla forza di attrazione delle migliori competenze. Alla luce della curva demografica, risulterà fondamentale l’investimento sulla formazione agganciata alla domanda che viene dal mondo del lavoro lungo tutto l’arco della vita lavorativa delle persone. Con i ministri di Lavoro e Occupazione dei Paesi del G7 ne parleremo dall’11 al 13 settembre a Cagliari, così come ci confronteremo sullo sviluppo umano-centrico dell’uso dell’intelligenza artificiale, sul suo impatto sul lavoro e sullo sviluppo di mercati del lavoro resilienti in società che invecchiano”.