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Le “Due Sessioni” in Cina al lavoro, appuntamento annuale cruciale

Le “Due Sessioni” in Cina al lavoro, appuntamento annuale crucialeRoma, 5 mar. (askanews) – Con l’apertura odierna dei lavori del Congresso nazionale del popolo (Cnp), dopo che ieri ha aperto i battenti anche la Conferenza consultiva politica del popolo cinese, hanno avuto inizio le “Due Sessioni”, l’appuntamento politico più importante di ogni anno in cui non vi sia anche un Congresso del Partito comunista cinese.



A Pechino sono giunti circa 5mila delegati da tutta la Cina, che rappresentano non solo i territori, ma anche le diverse professioni e i gruppi etnici di minoranza in una kermesse politica in cui vengono ratificate leggi, presentati piani e indicate prospettive e priorità. Uno dei principali eventi è stata oggi la relazione al Congresso nazionale del popolo del primo ministro Li Qiang, con la presentazione del rapporto di lavoro del governo, e con la fissazione dei principali obiettivi economici – Pil “+5% circa”, deficit/Pil 4%, inflazione 2% – e l’annuncio delle strategie di politica economica, che il capo dell’esecutivo ha annunciato estremamente incentrata sulla spesa per rafforzare i consumi.


Alla sessione di apertura del Cnp è stato presente anche il presidente Xi Jinping, che solitamente partecipa a diverse sessioni di delegazioni locali e poi potrebbe svolgere una relazione alla fine dei lavori. L’evento è ovviamente chiamato “Due Sessioni” proprio perché i due organi svolgono in maniera contemporanea o quasi le loro sedute. Ma i due organi non possono essere considerati come parte di un sistema bicamerale, perché la Conferenza consultiva politica del popolo cinese non ha alcun reale potere politico ed è il luogo dove vengono spesso lanciate anche le proposte meno convenzionali. All’interno di questo organismo sono presenti, tra gli oltre duemila delegati, anche celebrità di vari settori, dai capitani d’impresa, ad attori come Jackie Chan e sportivi come la star della pallacanestro Yao Ming.


Il Congresso nazionale del popolo, invece, è composto da 3mila delegati. E’ l’organo “legislativo” della Cina, ma è sostanzialmente chiamato a ratificare le decisioni prese altrove: dalla Commissione economica centrale a, soprattutto, il Politburo del Partito comunista cinese, il sancta sanctorum del potere nella Repubblica popolare. Ciononostante, seguire le Due Sessioni è importante, non solo per avere un quadro della direzione economica impressa alla Cina, ma anche perché in quella sede vengono darti annunci politici fondamentali per il paese. Per esempio, due anni fa è stato formalizzato l’inedito terzo mandato per Xi Jinping come leader.


Quest’anno, oltre all’annuncio di politiche di stimolo economico, le Due Sessioni presentano il nuovo approccio all’impresa privata – soprattutto quella tech che sta dando soddisfazioni a Pechino – dopo alcuni anni di stretta regolatoria. Recentemente, Xi Jinping ha ospitato un incontro – cosa che non avveniva dal 2018 – con molti dei leader delle aziende più avanzate (da DeepSeek a Tencent, ecc.) in cui si è rivisto anche Jack Ma, il fondatore di Alibaba che appariva messo ai margini da qualche anno. Sul fronte internazionale, ci si attende una ribadita rivendicazione sulla sovranità rispetto a Taiwan, con sullo sfondo l’inasprirsi del conflitto commerciale-politico con il ritorno alla Casa bianca del falco anticinese Donald Trump. Non c’è invece da attendersi che emerga all’interno delle Due Sessioni alcuna fronda o opposizione: le riunioni si basano su accordi ben consolidati in precedenza e tutto è studiato nei minimi particolari. Anche se, in passato, ci sono episodi clamorosi. Per esempio, nel 2022 i giornalisti stranieri sono riusciti a mostrare al mondo il momento in cui l’ex presidente Hu Jintao è stato portato via dalla Grande Sala del Popolo dal suo posto accanto a Xi. Un altro elemento da tenere d’occhio è il fatto che si tenga o meno la conferenza stampa finale. Lo scorso anno fu cancellata.