Leclerc diventa gelatiere con la complicità di Martinetti e Grom
Leclerc diventa gelatiere con la complicità di Martinetti e GromMilano, 11 apr. (askanews) – Guido Martinetti e Federico Grom tornano a produrre gelato, questa volta ipocalorico e confezionato, insieme con il pilota di Formula Uno, Charles Leclerc, e il (suo) procuratore sportivo Nicolas Todt. Il progetto che li vede soci alla pari con il 25% ciascuno, si chiama “Lec” ed è ovviamente ambizioso: si parte sul mercato italiano con cinque gusti per poi sbarcare in Francia già questa estate e poi proseguire sui mercati europei, con l’obiettivo (molto concreto) di arrivare presto negli Stati Uniti.
“Charles corre veloce e noi vogliamo e dobbiamo stargli dietro” ha ironizzato Grom con askanews a margine della presentazione a Milano di questa start-up, spiegando che il progetto ha preso il via un paio di anni fa su input del 26enne campione monegasco oggi in forza alla Ferrari che, durante un pranzo tra amici, gli aveva rivelato il desiderio di aprire una gelateria a Montecarlo. Ma perché limitarsi ad un punto vendita quando si può pensare ad una propria linea di gelato su scala mondiale? Così, ceduta la catene di gelaterie Grom a Unilever nel 2015, Federico Grom (commerciale) e Guido Martinetti (prodotto) hanno ripreso il discorso sul gelato ma puntando su un prodotto dall’impronta “salutista” e dal gusto, sapore e consistenza molto più internazionale che italiano, che parte con la grande distribuzione (Esselunga, Iper Ali, Unes, Bennet, Despar Nord Est e Borello) e con barattoli da 460 ml ad un prezzo consigliato di 4,99 euro, dunque in fascia premium. “E’ un prodotto eccellente, realizzato con materie prime di alta qualità, ricco di fibre e proteine, innovativo a livello mondiale, che permette di concedersi una trasgressione a tavola o nel tempo libero senza sensi di colpa e nella consapevolezza del proprio benessere” sottolinea Martinetti, parlando di un gelato “adatto agli sportivi ma anche a chi è semplicemente attento alla sua salute e alla sua forma fisica, o ai bambini”.
“Il gelato è prodotto da un’industria specializzata, che risponde a dei requisiti contrattuali molto stretti che gli abbiamo dato, e io sono responsabile dell’acquisto di tutte le materie prime che vengono utilizzate e della creazione di ogni ricetta, e l’azienda deve attenersi fedelmente a tutte le mie indicazioni” ha spiegato Martinetti, sottolineando che “abbiamo deciso di riportare sul fronte della confezione le calorie totali di ogni barattolo, al massimo 399, e non quelle di una singola porzione, cosa inconsueta e non banale in Italia”. Molto cremoso, bilanciato e dunque non eccessivamente dolce, privo della sgradevole sensazione di gelo in bocca, “Lec” appare immediatamente più gustoso dei suoi competitor a basse calorie, pur essendo dichiaratamente concepito per incontrare il gusto di Paesi e pubblico diversi. Nella comunicazione l’italianità non viene sbandierata e rimane un concetto sotteso rispetto ai valori nutrizionali del gelato. “Rispetto alla media di tutti i gelati in vendita nei supermercati, la media dei cinque gusti – rimarca Grom – ha tra il 30% e il 40% in meno di calorie, e il ‘Caramel Tango’ arriva al 50-60% in meno sullo stesso gusto dei competitor”. Il claim è allora in inglese, “Why resist” (“perché resistere?”, ndr), così come lo sono i nomi dei cinque gusti iniziali che sono tutte creme: “Vanillove”, “Swirly Pistachi-oh!”, “Peanut Caramel Tango” e “Chocolate Crunch”. “L’idea di golosità appartiene principalmente alla sfera delle creme, che sono anche i gusti più apprezzati a livello internazionale, perché nel mondo il consumo di gelati alla frutta è veramente ridotto e dovendo partire con un numero di referenze relativamente limitato, abbiamo pensato che queste fosse il punto di incontro migliore tra golosità e bilanciamento degli ingredienti e valori nutrizionali” risponde ad askanews Martinetti, già al lavoro sui gusti per il 2025, con “alcuni che strizzeranno un po’ l’occhio alla frutta”, ma che dovranno passare il vaglio del socio e testimonial Leclerc che ha dato il nome a “Lec”.
“Ho sempre amato tantissimo il gelato ma crescendo ho dovuto ridurne sempre di più le quantità per riuscire a mantenere la linea, perché io seguo una dieta super equilibrata che è fondamentale per poter essere in forma sia dal punto di vista fisico che mentale per tutta la stagione di gare” dice Leclerc, sottolineando che “la mia vita è la Formula Uno e io voglio continuare a provare ad essere il miglior pilota possibile e questo bellissimo progetto non avrei potuto farlo senza dei soci come loro tre: abbiamo la stessa visione e sono molto contento del risultato ottenuto”. “L’idea di aprire una gelateria a Montecarlo al momento è accantonata, ma la vita è davvero sorprendente perché non avrei mai detto che io e Guido saremmo tornati ad occuparci di gelato” conclude sornione Grom, chiosando “ma si sa che le occasioni fanno l’uomo ladro, in questo caso goloso: quindi oggi nessun negozio ma il futuro può tornare a stupirci e quindi riserviamoci qualunque cosa per il domani”.