LETS, la mappatura delle start up tech leader in Europa
LETS, la mappatura delle start up tech leader in EuropaParigi, 21 set. (askanews) – Una mappatura delle start up e scale up europee leader nel campo dell’innovazione e della tecnologia. Per puntare i riflettori su queste aziende, 20 associazioni di start-up provenienti da 16 paesi dell’Ue e dall’Ucraina si sono riunite per iniziativa di France Digitale che ha lanciato LETS: Leading European Tech Scale-ups. Si tratta di un progetto presentato a Parigi, nel corso di FDDay2023. Questa mappatura, unica nel suo genere, mette in evidenza 135 aziende made in Europe che si distinguono per la loro portata internazionale e la sostenibilità del loro modello di business. Nella mappatura sono presenti anche tre aziende italiane: Casavo, Prima, Shopfully.
“Il mapping ha come minimo tre elementi da sottolineare – ha spiegato da Parigi Francesco Cerruti, direttore generale di Italian Tech Alliance, l’associazione che in Italia riunisce e rappresenta le esigenze di investitori, startup, aziende tech e professionisti dell’innovazione – Innanzitutto è un primo tentativo organico di alleanza vera tra le principali associazioni di settore europee che già tanto hanno fatto a livello di policy per migliorare le norme del settore a livello comunitario. Oggi uniscono le forze anche per mettere in evidenza in maniera molto forte quali sono i campioni a livello europeo quando si tratta di startup”. “Il secondo elemento che mi sento di sottolineare – ha aggiunto – è la necessità, soprattutto nel nostro paese ma anche in altri a livello europeo, di far passare forte un messaggio: le startup non sono le imprese del futuro, le imprese dei ragazzotti con la felpa nel cappuccio nel garage che pure rispettiamo moltissimo. Le startup sono le imprese del presente, sono le imprese che oggi riescono a creare posti di lavoro, a migliorare la situazione sociale economica dei paesi e riescono in tante situazioni a concorrere a risolvere alcuni dei problemi più importanti appunto per i paesi stessi”.
“Il terzo elemento – ha sottolineato Cerruti – è la grande necessità per il nostro paese di recuperare il distacco molto grande che l’Italia ha nei confronti di altri paesi europei. E’ necessario mettere, sia in senso letterale sia in senso figurato, l’Italia nella mappa dell’Innovazione del nostro continente. E questo è un primo passaggio che va in quel senso”. Le aziende selezionate nella mappatura si distinguono per aver promosso l’innovazione europea sviluppando soluzioni innovative per i problemi attuali; per aver creato valore in Europa avendo la sede centrale e almeno il 50% della forza lavoro nell’UE; per aver realizzato in patria e all’estero almeno 15 milioni di euro di entrate annuali in almeno due mercati (incluso il paese di origine), generando almeno 1 milione di euro di entrate annuali in ciascuno di questi mercati.
Sulla base di questi criteri le 20 associazioni hanno individuato 135 aziende ambasciatrici della tecnologia europea a livello internazionale. In soli 10 anni queste aziende (89 sono scale up) hanno ampliato la propria attività oltre i confini europei e, insieme, hanno generato circa 80.754 posti di lavoro.