L’Europa si ritrova in Moldavia. Giovedì Meloni al summit Cpe
L’Europa si ritrova in Moldavia. Giovedì Meloni al summit CpeChisinau, 31 mag. (askanews) – Il luogo scelto è già di per sé il messaggio. La Moldavia, così vicina all’Ucraina e animata da una forte spinta ad entrare al più presto nell’Ue, ospiterà giovedì il secondo vertice della Comunità politica europea, un forum di dialogo nato nel 2022 per volere del presidente francese Emmanuel Macron e che si è riunito per la prima volta a Praga a ottobre dell’anno scorso.
Al summit sono attesi 47 capi di Stato o di governo, tra cui la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e i vertici delle istituzioni di Bruxelles. Tra i Paesi extra Ue presenti ci saranno anche la Gran Bretagna, l’Islanda, la Norvegia, la Svizzera, la Turchia dell’appena rieletto Recep Tayyip Erdogan oltre al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, anche se per ragioni di sicurezza non è stato confermato se sarà in presenza o da remoto. La scelta della sede, che si alterna tra Paesi dell’Unione ed extra Ue, è prima di tutto – spiegano fonti diplomatiche – un segnale che si vuole inviare a Mosca, un messaggio di unità e di solidarietà europea oltre che di sostegno alla resistenza di Kiev.
Per la Moldavia, Paese di circa 3 milioni di abitanti che ha dichiarato la sua indipendenza nell’agosto del 1991 e che nel 2022 ha ottenuto lo status di Paese candidato ad aderire all’Unione europea, si tratta del più grande evento mai ospitato. Imponenti le misure di sicurezza predisposte. Il summit si terrà nel castello di Mimi, a circa 30 chilometri dalla capitale, Chisinau, struttura architettonica in stile neoclassico, che ospita anche una importante cantina: la Moldavia, con i suoi 186 milioni di bottiglie l’anno, è infatti un grande produttore di vino. All’evento si sono accreditati circa 600 giornalisti. L’arrivo delle delegazioni è previsto a partire dalle 10.30 ora locale, poi alle 12 (le 11 in Italia) si terrà la cerimonia di apertura. Seguiranno quattro tavole rotonde che si focalizzeranno sui temi in agenda del summit: pace e sicurezza, energia, clima, interconnessioni in Europa. Altamente probabile che per i leader si imponga tra i temi all’ordine del giorno anche la situazione in Kosovo. Ci sarà un pranzo di lavoro, una ‘foto di famiglia’ e una conferenza stampa finale delle autorità moldave, per una durata complessiva di cinque ore, anche se la presenza della premier dovrebbe essere ridotta per consentirle il ritorno a Roma per le cerimonie della festa della Repubblica.
Ma il format prevede anche una sessione apposita per possibili bilaterali o trilaterali. E potrebbe essere proprio questa la parte più interessante della giornata. D’altra parte, la Comunità politica europea è una iniziativa ancora giovane, con finalità e risultati ancora da definire, che si va ad aggiungere ad altri formati, come per esempio il Consiglio d’Europa, il cui vertice si è tenuto appena due settimane fa in Islanda, che vede la partecipazione di molti dei Paesi che saranno domani al castello di Mini. La presidente moldava, Maia Sandu, ha sottolineato come l’appuntamento sia “una testimonianza di una crescente unità nel continente”. “Mentre l’Europa si riunisce a circa 20 km dal confine ucraino, l’evento – ha spiegato – è una risoluta riaffermazione della nostra incrollabile dedizione alla pace, una ferma condanna dell’invasione della Russia, una continua solidarietà con l’Ucraina e una dimostrazione di sostegno alla Moldavia”.
Tra gli obiettivi principali dell’Unione europea c’è proprio quello di sottrarre il Paese all’influenza russa, a cominciare dalla dipendenza per il gas. Proprio ieri il Consiglio ha deciso nuovi finanziamenti e oggi l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, ha annunciato l’inizio della missione di partnership Ue-Moldavia, con l’obiettivo di sostenere la resilienza del Paese contro la disinformazione e gli attacchi informatici, per un mandato iniziale di due anni.