Libri, esce “Faccio cose vedo gente” di Zeno Maria Pareli
Libri, esce “Faccio cose vedo gente” di Zeno Maria PareliRoma, 31 gen. (askanews) – È in libreria per Paesi Edizioni il romanzo “Faccio cose vedo gente”. A firmarlo è Zeno Maria Pareli, pseudonimo scelto dall’autore, un lobbista che nel suo romanzo d’esordio ha scelto l’anonimato per raccontare dall’interno. e senza risparmiare particolari, un mondo attivo, vitale, ma ancora poco conosciuto, anzi, circondato da una certa aura misteriosa.
I protagonisti di questo romanzo, Leo ed Enzo, i “lobbisti più gaudenti della Capitale”, ci aprono le porte dei ‘palazzi del potere’, svelando il modus operandi dei rappresentanti d’interessi e raccontando, tra le righe, anche qualche segreto. Con leggerezza, raccontando le vite di due professionisti rigorosi, talvolta spregiudicati al limite del cinismo sul lavoro, ma anche appassionati di jazz americano e whiskey torbato, belle donne, disillusi per scelta, ma sognatori per indole.
Di giorno si muovono abilmente nei palazzi del potere di Roma, dove incontrano personaggi altrettanto scaltri. La notte, nel momento in cui si spengono le luci degli uffici, conducono vite normali, allentando tensione e stress con un bicchiere di whisky, magari ascoltando del buon jazz in un club per pochi intimi. Sullo sfondo di una Roma notturna tutta da vivere, attraverso le storie di Leo ed Enzo, i loro “trucchi del mestiere” ma anche i loro dilemmi interiori (ebbene sì, anche i lobbisti hanno un’etica), l’autore trasmette la dimensione reale di questo mondo, sfatando falsi miti che ne offuscano e distorcono l’immagine. Una visione torbida di un mestiere ritenuto border-line che appartiene all’Italia ma non alle altre democrazie avanzate.
“È veramente singolare come, dopo secoli di storia, il lavoro del lobbista e la sua professionalità siano sconosciute ai più. Non solo, c’è gente che millanta di esserlo, ma è solo becera manovalanza “affarista” o “sottobraccista”… La prima è una categoria di uomini e/o donne della finanza o dell’impresa, che si pavoneggiano come grandi manovratori e manipolatori, ispiratori di posizionamenti politici; la seconda è composta tendenzialmente da ex politici, per lo più sfigati, quasi sempre non rieletti… Ma c’è pure chi, la professione del lobbista, la pratica senza saperlo. Tutti i giorni”.